Sarzana (La Spezia), 8 giugno 2022 - Una doppia vita piuttosto insolita che difficilmente può passare inosservata quella di Nevila Pjetri eppure per il marito Leonard Marku alla notizia della tragedia si è spalancato un abisso nel quale è sprofondato dall’alba di domenica, da quando i carabinieri hanno bussato alla porta della villetta in località Alteta a Massa. Una bella abitazione vicino ai binari della ferrovia, con giardino, una automobile parcheggiata e un cane. Insomma un quadro apparentemente normale per chi li vedeva arrivare insieme, andare a fare la spesa oppure pubblicare foto sorridenti in vacanza sui profili social.
Invece la giovane donna, 35 anni, da anni arrivata in Italia forse insieme alla sorella che adesso risiede a Milano ma a quanto pare senza troppi legami affettivi tra le due. Mentre tre fratelli sono in Albania. Per qualche tempo Nevila ha vissuto anche a Spezia e anche in questo caso la sua professione principale sembrava quella della bella di notte, al tempo fidanzata con un romeno. Ci sarebbero stati anche piccoli inconvenienti con la giustizia ma non casi clamorosi e probabilmente collegati anche alla sua professione a rischio. Anche nella frazione sarzanese di Marinella quella ragazza mora non è passata inosservata e tra i residenti c’è chi sostiene di vederla ormai da anni, sempre sulla strada in via Litoranea a pochi metri da un distributore di carburante. Con una collega della notte divideva il lavoro a distanza di una decina di metri: Nevila scura di capelli e l’amica biondissima. Un particolare ulteriore che le rendeva visibilissime e riconoscibili. Eppure questa seconda vita, se non addirittura la prima se non l’unica almeno attualmente, per il marito Leonard sposato da soltanto un anno era un autentico mistero ed è rimasto attonito e sconvolto dalla realtà. Una coppia come tante che qualcuno ha ricordato di averla spesso incontrata al mercato rionale della zona, lei sempre gentile con gli ambulanti mentre lui sempre piuttosto defilato.
Per l’uomo, coetaneo della vittima di professione giardiniere e con un precedente matrimonio alle spalle, che ha accolto distrutto dal dolore i cronisti davanti al cancello di casa la sua compagna di vita lavorava in un campeggio. Una struttura ricettiva nello spezzino ma non ha saputo essere troppo preciso sulla località. E infatti sabato sera, intorno alle 20, Nevila ha salutato il marito per uscire, pare con un amico e forse proprio per entrare in servizio, ma a casa non è più rientrata. Sono trascorse le ore e l’uomo ha ricevuto sue notizie soltanto all’alba della domenica mattina dai militari quando Nevila era già morta. Uccisa e scaricata come un sacco sull’argine del torrente Parmignola in via Marinella, al confine tra i territori di Sarzana e Luni.