MATTEO MARCELLO
Cronaca

Deposito rotabili storici, quattro indagati per la morte dell’operaio. Incidente probatorio al via

La Spezia, un pistone si staccò da un macchinario e travolse Francesco Mancuso. Periti in campo per valutare possibili responsabilità nella tragedia

I primi rilievi della Polfer dopo la morte dell’operaio nel capannone di via Fontevivo

I primi rilievi della Polfer dopo la morte dell’operaio nel capannone di via Fontevivo

La Spezia, 6 marzo 2024 – Sono quattro gli indagati per la morte di Francesco Mancuso, l’operaio di 55 anni morto lo scorso novembre mentre effettuava alcuni lavori di manutenzione all’interno di un’officina del Deposito rotabili storici della Fondazione Fs di Migliarina. A poco meno di quattro mesi dalla tragedia, l’inchiesta avviata dal pubblico ministero Alessandra Conforti è a una prima svolta: l’incidente probatorio chiesto e ottenuto dalla procura, che ha iscritto nel registro degli indagati due dirigenti della Fondazione Fs Italiane e due persone dell’azienda piemontese per la quale lavorava Francesco Mancuso, una ditta specializzata e incaricata dalla Fondazione di effettuare la sistemazione degli impianti necessari per la manutenzione delle locomotive e dei vagoni storici. Per tutti, l’accusa ipotizzata dalla procura è di omicidio colposo. Un atto dovuto, con l’obiettivo di fare piena luce sulle eventuali responsabilità connesse col decesso del cinquantenne residente a Torino. L’episodio avvenne il 23 novembre: l’uomo, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, si trovava in un pozzetto intento a lavorare sul cala assi, quando è stato colpito mortalmente da un pistone che si è improvvisamente staccato da uno dei macchinari, situato a circa tre metri di altezza. L’uomo morì praticamente sul colpo, e a nulla valse l’intervento dei soccorsi. Immediate erano scattate le indagini, affidate alla Polfer e al nucleo prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro di Asl5, che avevano portato all’immediato sequestro di una parte consistente del capannone di Migliarina, in cui si era verificata la tragedia.

La prima udienza davanti al giudice per le indagini preliminari Marinella Acerbi si terrà il prossimo 3 aprile: in quella occasione, saranno nominati i periti che si occuperanno non solo di analizzare il macchinario dal quale si è staccato il grosso pistone che ha colpito mortalmente Mancuso, ma anche di verificare il rispetto di tutte le prescrizioni e le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Quella del povero operaio fu la diciottesima morte sul lavoro in Liguria avvenuta nel 2023: un numero enorme, che aveva portato i sindacati a lanciare nuovamene l’allarme per chiedere non solo maggiore prevenzione e sicurezza sul posto di lavoro, ma anche maggiori investimenti per aumentare il personale ispettivo attraverso cui verificare il rispetto delle normative.