MATTEO MARCELLO
Cronaca

Operaio morto, due indagati: la Procura dispone l’autopsia

Il 67enne precipitato da circa dieci metri a causa dello sgretolamento del tetto. Indagine per omicidio colposo. Continuano le verifiche degli ispettori del nucleo Psal di Asl5

I carabinieri intervenuti sul luogo dell’incidente

I carabinieri intervenuti sul luogo dell’incidente

La Spezia, 25 febbraio 2025 – Sono due le persone indagate nell’ambito delle indagini per la morte di Mehmet Xibraku, operaio edile classe 1958 di origini albanesi ma da anni residente a Spezia, morto giovedì mattina dopo essere precipitato dall’altezza di circa dieci metri, cadendo all’interno del magazzino di un’officina meccanica di Lagoscuro dopo che il tetto gli si era sgretolato sotto ai piedi.

La Procura spezzina – il titolare del fascicolo per omicidio colposo è il sostituto procuratore Giacomo Gustavino – ha deciso di commissionare a un anatomopatologo l’esame autoptico sulla salma del povero operaio. Accertamento, quello richiesto dalla magistratura, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di due persone, sulla base della relazione consegnata nel fine settimana dagli ispettori del Nucleo di prevenzione e sicurezza sul lavoro di Asl5.

Un atto dovuto, quello della Procura, per permettere alle due persone di partecipare attraverso i propri periti all’esame autoptico, in attesa di fare piena luce sulle cause e verificare la sussitenza di eventuali profili di reato. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il lavoratore di 67 anni era insieme a un collega della ditta edile spezzina per ispezionare il tetto del capannone e fissare un preventivo per l’intervento vero e proprio. Da qualche giorno infatti tra i capannoni realizzati negli anni Ottanta uno di fianco all’altro, si sono registrati problemi di infiltrazioni. Mehmet Xibraku e il collega sono saliti da una scala esterna che collega alla copertura per ispezionare gli eventuali punti di criticità. Ma all’improvviso il piano calpestabile si è aperto e il sessantenne è precipitato.