Una tesi di laurea per indicare la rotta e la disponibilità degli artisti per iniziare la "navigazione" verso la meta. Così da Castè è partito ‘Il Progetto 501’: come rendere un antico sentiero – quello della vecchia Via del sale che collega il borgo a Riomaggiore - un’attrazione turistica, sgravare le Cinque Terre dall’assedio dei flussi e consolidare il ruolo della Val di Vara come "porta" verso il mare, con benefici per l’economia dell’entroterra. L’idea è di Marco Natale, fondatore di Liguria Vintage, l’associazione di artisti che fa del recupero di oggetti dismessi la base della creazione anticonsumismo. In tre, per ora, hanno dato il la al proposito di ’vestire’ l’antico percorso teatro degli scambi Val di Vara-Cinque di Terre. Sono gli artisti di lungo corso Walter Tacchini (con una scultura-torre), Nicola Perucca (con un grande quadro che racconta la Via del sale) e l’astro nascente Nicola Micali (con una barca stilizzata in ferro). Sullo sfondo degli allestimenti, la tesi di laurea di Irene Natale all’Accademia delle belle arti di Brera: "Strategie per la valorizzazione del territorio". Avviate le interlocuzioni coi sindaci del sito Unesco che, da un anno, puntano sulle zone buffer per delineare una proposta turistico-culturale virtuosa. L’occasione è buona per passare dalle parole ai fatti.
CronacaOpere d’arte sulla Via del Sale per attirare i flussi