Massimo Merluzzi
Cronaca

Ordina sushi dai domiciliari, revocato il carcere a Libri. Aveva sparato ai due soci

Il Riesame ha ritenuto ininfluenti le telefonate comunque non autorizzate. I numeri contattati erano di ristoranti e dei rider per la consegna del cibo a casa

Un'aula di tribunale in una foto di repertorio Ansa

L’avvocato del foro spezzino Riccardo Balatri che ha presentato il ricorso al Tribunale del riesame

La Spezia, 19 agosto 2024 – Tornerà agli arresti domiciliari Damiano Libri, il ventisettenne spezzino che nello scorso gennaio era finito nei guai per aver sparato colpi di revolver e ferito due ex soci durante una lite avvenuta a Lerici. Il Tribunale del riesame infatti ha accolto il ricorso presentato dal suo avvocato Riccardo Balatri presentato dopo che il gip del Tribunale di Spezia aveva inasprito la pena riportandolo in carcere. L’uomo dopo l’arresto aveva ottenuto i domiciliari nella sua abitazione spezzina con l’obbligo però di avere contatti esclusivamente con i famigliari e il suo legale. Invece era risultato uno scambio di telefonate contravvenendo così al divieto di tenere comunicazioni con qualsiasi mezzo con persone diverse.

L’avvocato del foro spezzino Balatri ha presentato il ricorso al Tribunale del riesame motivando le ragioni di quelle chiamate telefoniche che gli erano costate il rientro carcere. E’ stato dimostrato che le telefonate erano indirizzate a ristoranti oppure ai rider per la consegna del cibo a domicilio quindi si trattava di violazioni non indicative dell’inadeguatezza della misura originaria. In pratica Libri dal suo domicilio aveva ordinato sushi o altre pietanze a un numero espressamente indicato per la consegna a casa oppure aveva avvisato la portinaia della sua abitazione affinchè provvedesse alla consegna delle bollette delle utenze arrivate via posta. Nell’elenco sospetto, secondo il gip, anche un numero di una concessionaria di automobili chiamato, in questo caso, dal padre. Il legale spezzino ha richiesto nell’appello che fosse ribadita l’idoneità della misura degli arresti domiciliari ancora in essere e il Tribunale del riesame di Genova riunitosi in camera di consiglio composto dal presidente Roberto Cascini e i giudici Marina Orsini e Fulvio Polidori lo hanno accolto.

Lo spezzino, 27 anni, è accusato di tentato omicidio per aver sparato colpi di pistola dopo una lite con i soci dell’azienda specializzata nelle lavorazioni su yacht e grandi imbarcazioni. I colpi andati a segno hanno ferito le due persone con le quali si era incontrato dichiarando di essersi sentito in pericolo.