Orlando apre la campagna: "Battaglia troppo importante. Dobbiamo vincerla per i liguri"

Il candidato del campo largo dal Porto Antico mette nel mirino Bucci e il centrodestra "Il modello Liguria è finito al primo patteggiamento, quello Genova sta già vacillando".

Orlando apre la campagna: "Battaglia troppo importante. Dobbiamo vincerla per i liguri"

Andrea Orlando ha iniziato la propria campagna elettorale dal Porto Antico di Genova

È partita da piazza Mandraccio, al Porto Antico di Genova, la campagna elettorale di Andrea Orlando, candidato del campo largo alle prossime regionali di fine ottobre. Il deputato dem, spezzino, ha parlato quaranta minuti davanti a un migliaio di persone per lanciare alcuni dei punti del programma elettorale, non senza lesinare attacchi al centrodestra. "Sto girando la Liguria non solo per dire quello che vorrei fare, ma anche per ascoltare le persone, le competenze, gli interessi, i bisogni che possono costruire un programma in grado di rappresentare una svolta per la regione" ha detto Orlando, che sull’assenza in piazza di Italia Viva ha rilanciato sostenendo che al di là dei simboli "il concorso di tutti è assolutamente importante. La nostra coalizione non solo è larga e competitiva, ma dice anche delle cose concrete, che non sono i ’boh’, i ’forse’ i ’vedremo’, gli ’studieremo’. Quelli che dicevano di avere le idee chiare stanno dimostrando di non averle" dice Orlando, che stuzzica il centrodestra e il candidato Bucci, tornando anche ad affrontare la vicenda Toti e il modello Liguria rilanciato dal centrodestra. "Il modello Liguria è finito al primo patteggiamento e al secondo vacilla anche quello Genova, non per una questione giudiziaria, ma perchè ha prodotto un danno reputazionale alla nostra regione – ha detto Orlando –. Troppi partiti dietro di me? Basterebbe che Bucci si girasse per vedere chi c’e’ dietro di lui. Bucci scherma i soliti noti, la destra ligure nella sua solita formazione che oggi cerca di sbianchettare la faccia di Giovanni Toti dalla foto". E poi, ancora: "Noi combattiamo la sfida tra la democrazia e l’oligarchia, quell’inchiesta ha fatto cadere la maschera dell’oligarchia. Noi non dobbiamo far sì che le istituzioni si mettano in ginocchio di fronte ai poteri economici". Orlando, a margine del comizio, ha avuto modo di ricordare anche il suo passato di amministratore locale, nel Comune della Spezia: occasione per replicare al candidato del centrodestra, secondo il quale Orlando non avrebbe mai amministrato. "Ho fatto l’amministratore molto prima rispetto lui, e per più tempo". Orlando, che ha avuto modo di dire la sua sul progetto del rigassificatore di Vado – "sbagliato, fatto soltanto per esigenze politiche nazionali. Non serve alla Liguria" – e su Alisa, "un grande carrozzone che va cancellato. Non ci piace che in ospedale ci chiedano la carta di credito", oggi sarà alla Spezia. Alle 10 incontrerà gli elettori alla sala Avis del Favaro, alle 21 alla Festa dell’Unità a Marola.

Matteo Marcello