Aggiudicato all’asta il fabbricato diruto per 55mila euro, non si ferma l’azione del biologo Fabio Giacomazzi (già tessitore della rete ambientalista che si è lanciata contro l’amministrazione comunale) per tenere alta l’attenzione sull’area attorno a via della Crocetta a Porto Venere, in particolare su uno dei suoi valori ambientali e paesaggistici: l’orto murato. Nuova iniziativa, la mappatura degli olivi per traguardare la ’certificazione’ del loro valore monumentale. Ha per questo incardinato la pratica dovuta in Regione, più specificatamente al Dipartimento agricoltura, forestazione, parchi e biodiversità, mettendo a conoscenza il Comune d Porto Venere. "L’ente locale avrebbe potuto attivarsi già da molto tempo ma non lo ha fatto", rileva polemico Giacomazzi, evidenziando come il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali offra la possibilità di segnalare gli alberi monumentali a fini di tutela e cura. "Si tratta - ha spiegato Giacomazzi nell’istanza - di un oliveto sopravissuto alla gelata del 1985 che trova il suo massimo interesse dal trovarsi associato al famoso muro emisferico posto al confine tra coltivi e falesie del Muzzerone a difendere gli olivi dai forti venti da libeccio e maestrale. Le chiome risultano modellate dal vento, in plastica continuità con il muro e la sua curvatura in senso sia orizzontale che verticale". Per la cronaca, nell’ottobre scorso la Regione aveva staziato 62mila euro per la cura di 54 alberi monumentali nei Parchi Regionali delle Alpi Liguri, del Beigua, dell’Antola e di Montemarcello Magra Vara.
C.R.