Caldo d’estate e freddo in inverno. La storia si ripete negli ospedali, in particolare il Sant’Andrea di Spezia, che dovrebbero invece garantire, oltre alle cure, l’accoglienza a pazienti, ai loro famigliari in visita e le migliori condizioni di lavoro per il personale in servizio. Invece i problemi restano, si rinnovano e in alcuni casi si allargano. Per questo il consigliere regionale Davide Natale ha presentato una interrogazione alla giunta. "Chiediamo – spiega il rappresentante del Partito Democratico – come intenda intervenire per risolvere al più presto questo problema dovuto a una struttura ospedaliera obsoleta che necessita da anni di investimenti. Invece di moltiplicare le poltrone, tra commissari ad hoc e viceassessori alla Bassetti, la giunta Bucci dovrebbe indirizzare le risorse alle assunzioni di personale e nella manutenzione delle strutture". Il consigliere riporta le lamentele di pazienti e famigliari sulle temperature rigide nei reparti dove si sarebbe scesi anche a 15 gradi di temperatura. "Viene utilizzata una stufetta – continua – per garantire un minimo di tepore a turno ai pazienti, visto che mancano le coperte termiche. Questa la situazione che si presenta rispettivamente nei reparti di chirurgia dell’ospedale Sant’Andrea e del San Bartolomeo di Sarzana. Una situazione vergognosa e inaccettabile di cui adesso chiederò conto alla giunta in consiglio regionale con un’interrogazione. In più occasioni nel blocco operatorio del Sant’Andrea bisogna sospendere gli interventi e rimandare a letto i pazienti perchè la temperatura della sala va sotto i 19 gradi il minimo previsto dai protocolli ministeriali". Anche il sindacato Anaao ha preso posizione sulle condizioni delle strutture ospedaliere. "Situazioni viste da tempo al Sant’Andrea – spiega la dottoressa Michela Ardini – che purtroppo si stanno verificando anche al San Bartolomeo di Sarzana, una struttura decisamente più moderna. La storia si ripete da anni e va dalle temperature rigide che ci costringono a utilizzare le stufette elettriche oppure in estate i ventilatori. Ma si può andare oltre ricordando i soffitti che si staccano, le porte che non si chiudono, i bagni non funzionanti. Il Sant’Andrea è un ospedale indecoroso e insicuro". Il problema, secondo i sindacati, va affrontato indipendentemente dal progetto di costruzione del nuovo Felettino. "Siamo felici che si parta con il progetto – prosegue – ma Asl 5 e soprattutto regione Liguria devono dire come intendano trascorrere questi anni di attesa. Senza manutenzione le strutture cadono a pezzi. E’ comprensibile non investire ma neppure lasciare irrisolti problemi che solleviamo da anni". Massimo Merluzzi
CronacaOspedali, disagio quattro stagioni: "Reparti freddi e senza le coperte"