La Spezia, 22 febbraio 2022 - Trentuno medici ospedalieri (e e altri sei dirigenti non medici più il farmacista veterinario) assunti dall’Asl 5 nell’ultimo anno ma quasi altrettanti camici bianchi usciti; fra questi ultimi, non solo quelli che hanno raggiunto l’età della pensione, ma anche medici in fuga, che hanno preferito altre sedi rispetto a quella spezzina, evidentemente meno appetibile delle altre. Risultato finale: "Siamo al palo. Nonostante l’impegno del nuovo direttore generale Paolo Cavagnaro, che ha ereditato una situazione disastrosa e criticissima, sono ancora almeno 50 i medici che dovrebbero essere assunti per questioni di sussistenza operativa nei reparti; ciò a fronte di organico tabellare di 331 medici ne quale i vuoti sono almeno quelli indicati dalle oltre 65 deroghe già previste nel piano triennale 2019-2021. Parole al vento le pregresse promesse di Toti nelle more del blocco dei lavori al Felettino: aveva annunciato assunzioni compensazione dei disagi indotti dalle carenze strutturali del ’Sant’Andrea. Stiamo ancora aspettandole. Inoltre non si capisce la disparità di trattamento rispetto alle altre Asl liguri: il numero di medici in rapporto alla popolazione in ASL 5 è il più basso della regione".
Un’analisi choc quella compiuta da Michela Ardini, segretaria del sindacato dei medici ospedalieri Anaao: numeri dai quali si può comprendere il disagio professionale di chi deve tirare la carretta e il lamento che sale dell’utenza. "Comprensibile, anche sulla base dei limiti temporali imposti dalla direzione per le visite mediche, per far fronte alla domanda: 20 minuti. A volte non bastano neppure a far spogliare il paziente e farsi riferire la terapia che assume e certo non sono sufficienti per garantire una corretta diagnosi e terapia o per instaurare il rapporto di empatia e fiducia". Dal quadro generale passiamo ad alcuni focus. Premettendo che "non dispone di numeri certi" non avendo sottomano gli incartamenti" la dottoressa Ardini traccia la mappa dei bisogni per ogni reparto, bisogno al ribasso, nel senso che i numeri dei posti vacanti vanno letti preceduti dall’avverbio "almeno". Ecco la mappa: 16 posti vacanti a Medicina d’urgenza-Pronto soccorso, 6 in Rianimazione, 8 complessivamente nei reparti di medicina della Spezia e Sarzana, 4 in Radiologia, 2/3 in Ortopedia, 2/3 in Dermatologia, 3 in Pediatria, 4 in radiologia, 4 in Ginecologia. I concorsi sono stati fatti fanno e si fanno ma spesso a tempo determinato e per poche unità, cosi "capita - dice - che manchino partecipanti e anche che, in caso di assunzione, scatti la rinuncia per andare a prendere servizio in altre sedi, più appetibili". Che fare? "Intanto, in attesa di colmare la carenza dei medici, occorre assumere infermieri, e magari, anche amministrativi. E poi servono condizioni dignitose di lavoro, incentivi". Cioè? "Esistono reparti dove nemmeno esistono gli spogliatoi per cambiarsi; la vetustà di impianti ed edifici, fa il resto, come dimostrano i recenti allagamenti". Quali incentivi? "Pagamento di corsi di formazione e allestimento in sito degli stessi, compensi superiori nei primi anni di lavoro rispetto a quelli tabellari. La Regione , credo possa farlo, ma non lo fa. Ma c’è anche un altro il problema ". Quale? "La mancata programmazione" Aspettando il Felettino... "Sì. Anche lì siamo ancora al palo, nel rincorrersi di promesse e contraddizioni dal fronte politico"