
Le banchine del porto della Spezia sono state interessate, nel corso del 2024, da un importante incremento del traffico
Il porto della Spezia rialza la testa: oltre 8mila addetti e un Pil che supera i 5 miliardi sono i principali numeri dello scalo del Levante Ligure, che insieme a cantieristica e nautica da diporto si conferma traino dell’economia locale. Sono le rilevazioni della Community portuale spezzina a fotografare questa ripartenza, anche se non a tutto tondo.
"Dopo un periodo di stasi determinato anche dall’allungamento dei tempi di realizzazione delle nuove opere oggi tutte cantierate, a partire dal Terzo bacino – spiega – il porto ha ripreso il trend positivo che lo caratterizza ormai da decenni connotandolo come il secondo regional port italiano. Nel 2024 il traffico container ha registrato un incremento generale dell’8,7% pari a 1.238.258 teu complessivi a banchina di cui 1.123.602 teu al La Spezia Container Terminal (+11%) e 14.656 al Terminal del Golfo (-9,7%)". Lieve flessione per l’andamento delle merci varie, con una movimentazione di 12.220.975 tonnellate, pari a -1,7% rispetto al 2023. Calo definito "forte" – anche se in questo caso non vengono forniti dati – per i prodotti energetici Gnl del terminal Snam di Panigaglia. Anche nel 2024, confermata la propensione all’intermodalismo che ha spinto ulteriormente la quota del traffico ferroviario balzata, con 7.405 treni effettuati e una crescita del 4%, sino a significativo del 34%.
Buone le notizie sul fronte occupazione da questo importante comparto – scalo, attività logistiche indotte, cantieri navali e turismo marittimo – che costituisce il 70% della produzione della Spezia: degli 8mila addetti, 3mila sono diretti e 5mila di un indotto con circa 80 aziende private; si tratta, secondo le rilevazioni, di posti in prevalenza stabili, con l’87% dei contratti che sono a tempo indeterminato. Circa il 47% degli addetti sono colletti bianchi e dirigenti, il 53% operai spesso ad altissima specializzazione. Il porto incide sul Pil della città e dell’intera provincia spezzina per 5 miliardi, a cui vanno aggiunte le ricadute in arrivo dai flussi del turismo crocieristico.
È Giorgia Bucchioni a concludere l’analisi, alla luce dei dati resi noti, a nome della Community spezzina. "Oggi il porto, alla vigilia della nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema, ha la possibilità, determinata anche dalla vivacità imprenditoriale delle aziende che operano direttamente o nell’indotto dello scalo, di affrontare e vincere le sue sfide, non solo sul fronte commerciale e in particolare dei traffici container, ma anche in quello industriale, navalmeccanico, turistico. E, in ultima istanza, strategico per quella nuova geografia dei traffici e anche degli equilibri geopolitici che si andrà a formare nei prossimi mesi in Mediterraneo".