
Gli spezzini faticano ad abituarsi all’uso della nuova struttura di piazza Pozzoli. Va meglio in piazza D’Armi, ma i lavori in corso su viale Amendola non aiutano. Spaesata una coppia di turisti francesi: "Non riusciamo a capire come funzioni" .
Fortuna che l’accedervi sia abbastanza intuitivo: basta premere l’unico pulsante presente sul totem nero all’ingresso. E furtuna che noi siamo italiani, perché le scritte – solo in lingua italiana, appunto, "premere per ritiro biglietto" e "mantenere premuto per assistenza" – non sembrano convincere troppo un turista francese, che rimane a contemplare la scatola scura per poi decidere di uscire definitivamente dall’area e cercare parcheggio altrove. Inaugurato a fine ottobre scorso, il ’Pala Park’, il parcheggio di interscambio di piazza Pozzoli – costato, insieme al suo gemello ’Darmi Park’, cinque milioni e 400mila euro – è battuto dal sole d’aprile, di un martedì mattina qualunque, ma – pare – da nessun’anima viva.
Sono le undici meno dieci e le auto riempiono poco meno della metà del piano terra della struttura e la prima fila di stalli al suo esterno. Il piano superiore invece è uno spiazzo deserto, vuota è la pensilina della navetta che nessuno attende; e con tutti i sedili completamente liberi si presenta anche quest’ultima quando fa tappa qui: fermata palazzetto dello sport. Il motivo di tutta questa desolazione è da imputare forse all’orario: di buon mattino – ci assicura qualcuno – il servizio dell’infrastruttura sarebbe invece utilizzato dai lavoratori che si dirigono in centro per prendere servizio. Oppure, è semplicemente necessario che, ci dice Erica Pisacco, un’abitante della zona, "i cittadini si abituino di più all’idea di lasciare la propria auto qui, per spostarsi con le navette. Io non ho l’auto – precisa Erica – però, secondo me, quest’area parcheggio risulta utile perché qui alla Spezia sembra sempre che di stalli non ce ne siano abbastanza. Forse sono i bus navetta che dovrebbero invece passare con più frequenza. In ogni caso, abitando proprio in questa zona – conclude – posso dire che in questi ultimi mesi la struttura comincia a essere sfruttata".
E funzionale, il ’Pala Park’, ma non allo scopo per il quale è stato realizzato, è anche per Davide Caccavalle: "Trovo che il parcheggio sia vantaggioso soprattutto per gli stranieri che abitano nella nostra città: tanti di loro infatti lasciano l’auto in questi stalli per prendere i pullman diretti, per esempio, verso i paesi dell’Est e che partono proprio da qui. Inoltre è sicuramente utile anche per tutti quelli che vengono a fare sport al PalaMariotti". Chi usufruisce invece del servizio di bus navetta, soprattutto in occasione di eventi cittadini, è Nadia Roncallo, un’altra abitante di quartiere, che vede il ’Pala Park’ come "un ottimo servizio, anche se personalmente – dice – preferisco muovermi a piedi; anche per raggiungere il centro". Un po’ più nutrita di vetture ma, ancora una volta non di persone che attendono il bus navetta dopo aver lasciato qui la loro auto, è la situazione nel parcheggio di piazza D’Armi. Ma una spiegazione in questo caso sembra esserci: "Fino a che non termineranno i lavori che chiudono l’accesso diretto al parcheggio da viale Amendola, e che costringono al momento a passare da Pegazzano, quest’area di sosta sarà sottoutilizzata – dice Germano Mariotti che per andare in centro è solito fare sosta qui –. E poi sia per un cittadino che per un turista non è pensabile attendere qui 30 minuti per l’arrivo di una navetta". "Ho scoperto questo parcheggio grazie a internet – spiega David Di Giuseppe (origini italiane ma da sempre residente in Francia) che, con la sua famiglia, da Nancy è arrivato alla Spezia per qualche giorno di vacanza – perché, avendo trovato quello della stazione ’full’, ho cercato un’alternativa. Ma non abbiamo idea di come funzioni".
E se a spiegare a David la tariffa oraria dell’area siamo noi, sono invece un’agente della polizia locale e un’insegnante del liceo scientifico Pacinotti a chiarirci che una buona fetta di utenza di questo parcheggio è costituita da coloro che lavorano nelle vicinanze. "Utilizzo questo parcheggio tutti i giorni – dice Erika Giambastiani, docente di matematica e fisica al liceo scientifico spezzino – è comodissimo, anche perché offre la gratuità per le prime dodici ore". "Abito alla Foce e ho da poco scoperto questo servizio – dice un cittadino più anziano, Arturo Poli –, mi ha reso più comodi gli spostamenti. È l’ideale". Grande l’entusiasmo di questo utente. Peccato che sia l’unico passeggero di tutta la navetta.
Alma Martina Poggi