REDAZIONE LA SPEZIA

Palmaria, aste deserte E così scatta lo sconto del 20 per cento Rinvio all’autunno

La neo sindaca Sturlese: "Prendiamo atto, ma restiamo fiduciosi". Negro rilancia l’accusa di danno erariale: "Beffa alla comunità". E intanto gli uffici riprendono in mano la pratica che scotta.

Palmaria, aste deserte  E così scatta lo sconto  del 20 per cento  Rinvio all’autunno

Palmaria, aste deserte E così scatta lo sconto del 20 per cento Rinvio all’autunno

Discorsi tanti, fatti zero per le prime vendite dei beni comunali sull’isola Palmaria. Ieri alle 12, al termine per la presentazione delle offerte, nessuna busta era pervenuta agli uffici del Municipio. Laconico il commento della sindaca Francesca Sturlese. "Prendiamo atto dell’esito delle prime aste per i due lotti dell’Isola Palmaria. Le richieste di informazioni pervenute agli uffici sono numerose, così come importante è l’interesse dimostrato dai potenziali investitori. Restiamo fiduciosi nel buon esito della procedura, che rappresenta un’attività strategica fondamentale per il nostro comune. È un’operazione complessa, visti gli importi in gioco, ma siamo certi che arriveremo presto ad una conclusione favorevole". Il prosieguo della procedura è dato per scontato. "Gli uffici comunali - è scritto nella nota che dà notizia delle aste flop - procederanno alla predisposizione di un nuovo bando con un ribasso del 20 per cento dell’importo iniziale stabilito, con l’auspicio di concludere la procedura entro l’autunno".

Le dichiarazioni del sindaco Sturlese fanno seguito a quelle con le quali il 26 aprile il precedessore Matteo Cozzani tratteggiò gli scenari per giustificare lo slittamento al 22 giugno dell’asta già fissata il 21 aprile scorso: "Poiché sono arrivate numerose richieste di informazione, oltre una decina, e son stati fatti molti sopralluoghi, abbiamo ritenuto opportuno prorogare i termini". Il primo lotto di beni, dal valore di base d’asta di circa 8 milioni e 239mila euro, ricomprende, ricordiamo, l’ex Villa Smith, l’ex Villa Castrigliano, l’ex alloggio del comandante e quello del personale di custodia del Carcere Torre Umberto, più altri fabbricati e terreni. Il secondo lotto, in cui figurano fabbricati e terreni siti in Via Cavour e Via dello Schenello, ha una base d’asta di 3 milioni e 861mila euro. Tutto ora da proporre con lo sconto del 20 per cento. E così monta la polemica politica.

"Ennesimo danno erariale della Lista Toti, che venderà le ville ottocentesche della Palmaria al 20 per cento in meno rispetto al loro valore, perché ha deciso di accorpare tutti gli immobili in soli due lotti, tagliando fuori tantissimi possibili acquirenti" sostiene il consigliere di opposizione Paolo Negro, che puntualizza: "Anche all’ultimo consiglio comunale infatti, la nostra proposta di destinare gli immobili alla residenzialità e non alla speculazione affaristica è stata rigettata. Un danno erariale del Comune da 2.4 milioni di euro per il mancato introito, a cui si aggiungono i 2.6 milioni destinati illegittimamente alla Marina Militare dato che le sdemanializzazioni sono a titolo gratuito. La stessa MM ha riconsegnato le ville ottocentesche in stato fatiscente, dimezzando il valore patrimoniale degli immobili pubblici. Vi è poi un terzo danno erariale, quello della giunta regionale, che ha preso un milione di euro da Filse per il Masterplan, sapendo che non sarà mai realizzato, come dimostrato dall’ultimo bilancio preventivo che ha dirottato i proventi delle svendite a progetti spot nel “cont

Corrado Ricci