Il ‘bilancio ambientale’ del Parco nazionale delle Cinque Terre? Più ombre che luci: ne è convinta la Comunità marinara delle Cinque Terre, che a distanza di poche settimane dall’ultimo affondo, rilancia facendo le pulci sui problemi ambientali ancora senza risoluzione. "Ci chiediamo quando mai il nostro Parco vorrà fare il vero salto di qualità necessario per poter gestire in prima fila quel delicato equilibrio tra uomo e ambiente" spiega l’associazione guidata da Roberto Benvenuto, che sottolinea come "i problemi delle Cinque Terre sembra che debbano ancora attendere" e che snocciolano numeri e dati per sottolineare "quanto lavoro dobbiamo ancora fare" sotto il profilo ambientale.
Sotto esame finisce la realizzazione della ciclopedonale nel tunnel ferroviario che collega Monterosso Levanto, e le tante ferite ancora aperte. "Si tratta di 5,3 milioni – spiegano dalla Comunità – che il Parco, tra i tanti possibili progetti per risolvere i problemi del nostro territorio, preferisce spendere in un tunnel buio e angusto per andare in bicicletta. Sono ormai undici anni che il sentiero azzurro Manarola – Corniglia è chiuso, nove sono gli anni di chiusura della Via dell’Amore per la quale solo quest’anno è stato approvato il progetto; trenta sono gli anni in cui l’ex Villaggio Europa di Corniglia è rimasto dimenticato nel degrado e nell’abbandono: a tal proposito – rilancia la Comunità marinara – le amministrazioni sono riuscite solo ad esprimere pareri negativi su progetti di edificazione presentati; non vi è alcuna decisa presa di posizione in merito ad un divieto di edificazione chiaro e netto, ma si rimpalla la decisione a mancanze di messa in sicurezza dell’area".
Nel mirino finisce anche il tema della depurazione delle acque, per il quale la Comunità si chiede "che fine hanno fatto i progetti da tempo promessi? Non abbiamo avuto alcuna risposta e si procede con i consueti ridicoli rattoppi per la vicina stagione". "Sono ventisei gli anni di vita del Parco – spiegano –, e cosa è stato fatto in tutti questi anni per salvaguardare virtuosamente l’ambiente e l’Area marina protetta? Inoltre, non ci sono state iniziative del Parco finalizzate al coinvolgimento e all’ascolto dei residenti dei borghi delle Cinque Terre. Chiediamo una revisione critica delle decisioni assunte sulla pista ciclabile in attesa del parere richiesto dai Vas Cinque Terre alla Presidenza della Repubblica, una maggior coerenza tra i progetti perseguiti e la tutela dell’ambiente, ed infine una più generale netta svolta partecipativa nei processi decisionali.
mat.mar.