
Parte la corsa agli ultimi regali. Un libro o accessori per la casa: "L’importante è comprare in città"
Mancano pochi giorni a Natale e nelle città trovare parcheggio è sempre più difficile. Nel centro storico di Sarzana c’è chi si è messo alla ricerca dei perfetti regali di Natale per parenti e amici. "Da sarzanese quando ne ho l’occasione preferisco sempre acquistare nei negozi della mia città – dice Clelia Fantelli, residente del centro storico e insegnante di yoga – Quest’anno opterò per pensieri piccoli, ma significativi. Un buon libro e magari qualche accessorio utile per la casa. Vedere tante serrande abbassate non fa piacere e me ne dispiaccio sinceramente". Da Mondadori Bookstore, libreria di via Mazzini, c’è un bel fermento e per capire quale sia il bilancio delle vendite di questo mese chiediamo un parere al titolare dell’attività. "Non stiamo riscontrando particolari problemi – dice Nicola Grasso – se non piove si lavora. Devo dire che nel nostro caso la concorrenza di Amazon o di altri siti di e-commerce non è determinante. C’è ancora chi preferisce entrare in negozio, scambiare due parole e magari chiedere un consiglio". Non si può certo dire che il mercoledì mattina prima di Natale la città pulluli di gente, né tanto meno che sia deserta. Ma arrivando in piazza Luni a incuriosirci è un negozio di fumetti, gadget e giochi da tavola. "Non posso lamentarmi stiamo vendendo anche se va detto che dicembre non è un mese come gli altri – sottolinea il titolare di Comic House Daniele Pignatelli – La concorrenza di Amazon, anche se più volte mi sono capitati qui ragazzi che mi hanno chiesto di poter cambiare carte acquistate online, non mi spaventa in modo particolare, altrimenti chiuderei. La differenza di prezzo sul mio settore è bassissima e la componente umana credo che faccia ancora la differenza, anche se, sia chiaro, la situazione di Sarzana non è delle più rosee".
Proseguendo il nostro percorso incontriamo Davide Ceccarelli titolare di Belle Arti Ceccarelli (in via Pietro Gori) che ci mette di fronte a un’amara realtà. "Ieri ho chiuso il mio negozio di colori che avevo aperto durante la pandemia – ha ammesso – All’inizio le cose andavano bene, paradossalmente quando si è recuperata la libertà di muoversi liberamente c’è stata un’inversione. Il problema principale che ho riscontrato confrontandomi con alcuni colleghi, è che gli affitti dei locali sono altissimi e se più persone non si mettono insieme per avere la propria attività, andare avanti è davvero difficile".
Elena Sacchelli