REDAZIONE LA SPEZIA

Verso il big-match, fra Spezia e Pisa è derby a tavola. “Farinata meglio della cecina”

Il giornalista e scrittore sprugolino Marco Ursano ha forti legami con la città della Torre Pendente: “La conosco benissimo, ci vado molto spesso. E l’ho scelta come ambientazione di un mio libro”

Previsto il ’tutto esaurito’ al Picco per il derby di domenica con il Pisa (foto d’archivio)

Previsto il ’tutto esaurito’ al Picco per il derby di domenica con il Pisa (foto d’archivio)

La Spezia, 7 marzo 2025 – Si sa, quella di domenica fra Spezia e Pisa è una partita che vale tanto, tantissimo, e che per questo non si giocherà solo sul prato del “Picco”. Chi la spunterebbe in un ipotetico “scontro“ fra città? A rispondere a questa e ad altre domande è un “esperto“, qualcuno cioè che ha vissuto entrambe le realtà.

Marco Ursano è un giornalista e scrittore spezzino, che, tuttavia, da studente ha vissuto per diversi anni a Pisa, città che gli è rimasta nel cuore tanto da diventare lo sfondo di uno dei suoi libri: “Pisa è una città che conosco benissimo e che ancora oggi frequento spesso, per questo ho deciso di renderla l’ambientazione di uno dei miei libri, intitolato “Anni collaterali“”.

Nonostante l’affetto per Pisa però Ursano rimane uno spezzino, nonché un grande tifoso degli aquilotti, e ci ha quindi spiegato che “a Spezia c’è una grossa rivalità con le squadre toscane, ma quella con il Pisa è la più sentita, ne ho memoria già negli anni ’80, anche se di preciso non saprei spiegarne la causa”.

E per quanto riguarda la sfida fra le due città?

“Spezia negli ultimi 15 anni è cambiata molto, è diventata un centro turistico molto importante per via della sua prossimità alla Cinque Terre, non è ancora al livello di Pisa che con la sua piazza dei Miracoli attrae ogni anno migliaia di turisti, ma penso che in futuro potrebbe iniziare ad essere una seria rivale per la città della Torre. La grande differenza rimane l’università, in questo settore non c’è gara, Spezia non può assolutamente competere con Pisa”.

Spostandoci a tavola invece non si può non parlare di cecina e farinata....

“In questo caso vinciamo noi a mani basse – racconta ridendo Ursano – Ho mangiato la cecina pisana ed è buona ma non c’è paragone con la nostra farinata, non so se sia una questione di ricetta, sicuramente credo che tanta della differenza la faccia l’acqua, un po’ come come accade con il caffè a Napoli”.

Un pareggio, dunque, quello fra le due città che si preparano trepidanti alla gara di domenica. Un pronostico?

“Non mi sbilancio, domenica sarò allo stadio, mi aspetto di assistere ad una partita molto tirata, ricca di duelli all’ultimo sangue ma anche molto tecnica viste le caratteristiche delle due squadre - spiega Ursano -. Per noi vincere sarebbe fondamentale, significherebbe riaprire la corsa per il secondo posto e per la promozione diretta in serie A”.

Greta Ercolano