Giocava a calcio quando il mondo femminile non era sotto i riflettori come adesso. Aldegonda Pitanti, pioniera del movimento del calcio femminile, insieme alla gemella Elvira ha scritto pagine importanti nella storia di questo sport. L’ha fatto vestendo da portiere le maglie di alcune delle squadre più importanti d’Italia, dalla Carrarese, al Pisa fino all’Agliana, protagoniste nella serie A femminile negli anni ’80 e ’90.
Quanto è stato difficile avvicinarsi a un mondo che ancor di più ai suoi tempi era considerato principalmente maschile?
"Dagli anni ’80, quando ho cominciato a giocare, sono stati fatti per fortuna enormi passi in avanti. Da due anni si parla finalmente di professionismo e per me è una soddisfazione enorme. Noi abbiamo costruito tanto e abbiamo lottato per raggiungere certi traguardi".
La sua è stata una carriera brillante, partita da Carrara.
"Io e mia sorella siamo state dieci anni alla Carrarese dove dalla Serie D siamo arrivate in Serie A. Poi sono passata alla Fiorentina, dove sono rimasta 4 anni e dove abbiamo lottato per vincere il campionato. Dopo sono andata a Pistoia all’Agliana dove abbiamo conquistato lo scudetto. C’era anche Betty Bavagnoli, oggi responsabile dell’area femminile della Roma. Siamo arrivate in finale in Coppa Italia per due volte. Anche a Pisa ho vissuto momenti molto belli. Mi sono poi trasferita a Lucca dove siamo state promosse in Serie A. Ho concluso la mia carriera a Viareggio, passando dalla Serie D alla Serie B. A 42 anni ho deciso di smettere".
In realtà con il calcio non ha mai smesso davvero...
"Ho avuto un black-out per 5-6 anni. Poi mi sono riavvicinata a questo mondo perché la mia passione non si è mai spenta. Ho lavorato allo Spezia Women come preparatore dei portieri per 3 anni. Ora mi occupo del settore giovanile maschile al Meeting di Massa, la mia città. Ho ancora tanta voglia di trasmettere il mio vissuto".
Quale giocatrice ad oggi le piace di più?
"Laura Giuliani, portiere del Milan e Manuela Giugliano della Roma che è estrosa e dotata di un gran tiro".
Spezia è una città in crescita per quanto riguarda il calcio femminile?
"Spezia crede tanto nel calcio femminile e lo dimostra la squadra che sta facendo benissimo. Più cresceranno queste realtà è meglio sarà per tutto il movimento".
Ilaria Gallione