REDAZIONE LA SPEZIA

Pediatria al Gaslini, scoppia la polemica

Provvedimento contestato da Melley e Ferrari. "E’ la privatizzazione dei servizi essenziali". La replica di Toti: "Una rete di alto livello"

Dal primo luglio la sinergia tra Gaslini e Struttura complessa di pediatria e neonatologia del Sant’Andrea diventerà realtà. Per gli utenti, almeno in apparenza non cambierà nulla, continueranno ad avvalersi delle stesse apparecchiature e stesso personale. Anzi questo progetto porterà una crescita in termini di qualità e appropriatezza dei servizi nell’ambito delle specialità pediatriche. Una opportunità estesa a tutte le pediatrie liguri non condivisa da LeAli a Spezia secondo cui la struttura passerà all’Istituto Gaslini. Tanto che parla di una –"pediatria ceduta armi e bagagli al Gaslini nel silenzio della politica".

"Si sta dunque consumando una sorta di privatizzazione di servizi sanitari essenziali – ha detto Guido Melley capgruppo in consiglio di LeAli – una vera e propria “cessione di ramo d’azienda”, che però nel caso in questione riguarderà a breve il passaggio dal settore pubblico a quello privato di reparti ospedalieri". Altrettanto scettico sull’operazione Giorgio Ferrari, primario ospedaliero al Sant’ Andrea e candidato di LeAli a Spezia alle prossime elezioni – "È una vicenda che preoccupa decine di operatori di tutte le pediatrie liguri, inclusi medici e infermiere dei nostri reparti spezzini. Nessuno di noi ha nulla in contrario a rafforzare i rapporti di collaborazione tra la nostra pediatria ed il Gaslini, che può fornire prestazioni mediche e consulenze scientifiche di assoluto livello, ma siamo invece a dir poco perplessi rispetto al trasferimento forzoso del nostro personale e di reparti tanto importanti dalla gestione pubblica della nostra Asl a un istituto privato".

E ancora: "I cittadini devono sapere – proseguono Melley e Ferrari – che in forza di questa decisione accadrà che ogni visita pediatrica effettuata presso i nostri ospedali sarà pagata direttamente al Gaslini, ogni accesso al pronto soccorso pediatrico sarà regolato da disposizioni del Gaslini, così come per ogni bambino nato alla Spezia ci sarà un corrispettivo da pagare al Gaslini. E il direttore dell’Istituto genovese Spiazzi è stato chiaro quando ha richiamato sulla stampa “la ben nota scarsa remuneratività delle tariffe per le prestazioni pediatriche”: il che fa presumere che le famiglie spezzine che si rivolgeranno a quella che una volta era la pediatria “pubblica” dovranno pagare ticket sanitari piuttosto salati a favore dell’Istituto".

Risponde alle accuse il presidente della Regione Toti definendo le critiche "infondate e pretestuose". E continua: "Creare una rete di punti ospedalieri collegati, significa garantire un presidio sanitario di alto livello anche per la nostra provincia, evitando così spostamenti ad oggi difficoltosi e dispendiosi per le famiglie. Con l’amministrazione Toti, in carica solo dal 2015, non solo si sono risanati i conti e ammodernate le apparecchiature, ma si è anche dato il giusto valore alle eccellenze della nostra regione in campo sanitario e l’ospedale pediatrico Gaslini lo è a tutti gli effetti. Fa quindi sorridere che ad avanzare critiche siano gli stessi esponenti protagonisti di una lunga stagione politica di depauperamento della sanità".