
Per la Alliance in programma una nuova campagna artica
La campagna artica scatterà a metà giugno: dopo una prima parte in cui sarà gestita in via esclusiva dalla Nato, ad agosto diventerà laboratorio di analisi galleggiante per i ricercatori italiani. Nave Alliance (nella foto) è in questi giorni all’ormeggio nella darsena del porto militare spezzino, ma fra pochi mesi ripartirà per l’ormai consueta campagna nelle acque polari a nord ovest delle Isole Svalbard. Lo scorso anno, i team di ricerca a bordo dell’unità navale si erano cimentati in osservazioni e studi finalizzati al monitoraggio delle temperature e della salinità dell’acqua in relazione alla circolazione nell’Atlantico settentrionale, analizzando contestualmente i cambiamenti nell’Artico, la propagazione acustica, l’impatto dei cambiamenti climatici sull’oceanografia e sul rumore ambientale nelle acque polari. Ricerche scientifiche importanti che dovrebbero proseguire anche quest’anno, così come è probabile la prosecuzione delle attività di monitoraggio e mapping dei dati dei fondali artici da parte dell’Istituto idrografico. Nave Alliance, unità polivalente di ricerca che svolge principalmente attività condotte dal Centre for maritime research and experimentation della Nato (con sede in viale San Bartolomeo; ndr), dal 21 marzo 2016 è passata alle dipendenze del Comando in capo della Squadra navale, con dipendenza organica da Maricodrag, e viene utilizzata in accordo con la Nato, con la quale la Marina suddivide gli oneri derivanti dalla manutenzione. Si tratta di una delel più avanzate piattaforme di ricerca per la sperimentazione di nuove tecnologie e l’impiego di sistemi e apparecchiature di nuova generazione. La nave è una delle più silenziose del suo genere, essendo stata concepita per garantire un minimo livello di propagazione del suono in acqua, ed è dotata di circa 400 metri quadrati di laboratori.