REDAZIONE LA SPEZIA

Perassolo alza il muro. Il gran ritorno alla Npsg

L’ingaggio estivo si sta rivelando una pedina fondamentale per gli spezzini. Il pallavolista dopo un lungo giro durato otto stagioni è tornato a “casa“.

Emilio Perassolo ha avuto qualche problema per un infortunio alla mano

Emilio Perassolo ha avuto qualche problema per un infortunio alla mano

Emilio ’Bresa’ Perassolo, classe ’97 e gran colpo del mercato estivo della Npsg Trading Logistic, sta dimostrando nel suo ruolo di centrale di avere pochi rivali. Il grande inizio di stagione della squadra biancazzurra passa sicuramente attraverso i suoi muri e i suoi attacchi.

Per lei si tratta di un ritorno dopo un lungo corteggiamento del General Manager Tartaglia. Che ricordi ha dei suoi primi anni a La Spezia?

"Più o meno 8 anni fa vestivo questa maglia nelle giovanili. Era una bella squadra, costruita per vincere, che, però, perse la finale regionale U19. A quel punto sono andato via, ma ho sempre mantenuto buoni rapporti con la società e in particolare con Tartaglia. Ogni anno ha provato a convincermi a tornare e ora ho reputato che ci fossero le condizioni giuste per farlo".

Cosa ha influito sulla scelta?

"Ho sempre cercato di conciliare lavoro e pallavolo e quindi ho sempre fatto le mie scelte in base a questa condizione. Per questioni di lavoro non ho potuto accettare la riconferma ad Aqui e ho colto l’occasione per tornare in un ambiente a me familiare e vicino a casa".

Si è stabilito qui o continua a vivere a Genova?

"Faccio il pendolare praticamente da sempre e continuerò a farlo. Tre volte a settimana per gli allenamenti e una per la partita mi devo spostare, ma lo faccio in compagnia di qualche altro mio compagno, tra tutti Bettucchi, che con me ha condiviso un bel pezzo di cammino. Ad Acqui giocavamo insieme e sempre insieme abbiamo deciso di venire qui. In questo momento lui è in viaggio di nozze".

Proprio ad Acqui ha messo in evidenza le sue doti, totalizzando nell’ultima stagione 200 punti.

"Prima ho disputato un campionato in Calabria nel Jolly Cinquefrondi in B , poi Acqui dove sono rimasto 8 anni, passando dalla C alla A3. Ho sempre cercato di dare il meglio, misurandomi con gli altri, mi sono tolto tante soddisfazioni".

Ora cosa si aspetta da questa nuova esperienza?

"La squadra è stata costruita per fare un bel campionato, anche se è stata inserita in un girone difficile dove il livello è alto. L’inizio è stato brillante, ma sappiamo bene che arriveranno partite più complicate dove in palio ci saranno punti importanti. Personalmente sto recuperando da un infortunio e sono un po’ limitato. È come se giocassi con il freno a mano tirato, ma grazie alla società che mi segue e al gran lavoro del fisioterapista sto ritrovando la forma ideale".

Quale formazione ritiene che sia la favorita?

"Penso che il S. Croce abbia tutte le carte in regola per lottare per il vertice, così come Camaiore, Sassuolo, anche se non è partito benissimo, e S. Martino".

Ilaria Gallione