Le richieste per l’avvio delle conferenze dei servizi finalizzate al rilascio dei permessi, si susseguono con cadenza quasi settimanale. Il boom degli impianti di telecomunicazione sta travolgendo tutta la provincia: un fenomeno che alla Spezia il Comune vuole governare attraverso un piano ad hoc in grado di individuare le aree adeguate all’installazione di nuovi apparati e quelle dove la localizzazione sarà vietata. Il regolamento e il piano per l’installazione di impianti di tele radiocomunicazione è stato realizzato dalla società romana Leganet. "I gestori – si legge nel regolamento – concertano con il Comune il programma adeguato di sviluppo territoriale della rete, nel rispetto dei livelli di esposizione della popolazione stabiliti dalla legge tenendo conto dei siti individuati dall’amministrazione comunale. È prioritaria la collocazione di impianti su pali o tralicci già adibiti al servizio, a condizione che la somma dei contributi delle emissioni resti contenuta nel rispetto dei limiti, e che i manufatti non producano ulteriore consistente impatto visivo non compatibile con il contesto". Qualora il gestore individui aree pubbliche o private non censite dal piano come disponibili, dovrà valutare prioritariamente la localizzazione degli impianti in aree agricole, boschive o verdi non abitate e non attrezzate; aree industriali a bassa occupazione e infrastrutture della viabilità, così come le aree immediatamente prossime a quelle cimiteriali. Non solo: il regolamento evidenzia che le nuove installazioni devono sorgere a non meno di 75 metri dai siti sensibili, come asili nido e scuole dell’infanzia e luoghi di particolare interesse locale per il loro valore culturale, sociale, storico, architettonico, monumentale o paesaggistico-ambientale, luoghi dove è vietata l’installazione. Il regolamento individua anche i luoghi semi sensibili: ospedale, case di cura e di riposo e strutture di accoglienza socio-assistenziali, parchi e scuole che non rientrino tra i siti sensibili, sulle quali "deve essere esclusa l’installazione di stazioni salvo il caso in cui non sia il Comune o la stessa struttura a richiedere o acconsentire all’installazione per esigenze di copertura legate alla funzionalità". Tuttavia, l’installazione di stazioni radio base nei siti sensibili o semisensibili "è da prendere in considerazione solo quando sussista l’impossibilità di individuare una localizzazione alternativa valida e funzionale in termini di offerta della copertura". Ventuno le aree individuate invece dal Comune come disponibili per l’installazione di nuovi dispositivi. Il Comune, nei giorni scorsi, ha lanciato l’avviso pubblico poer invitare gli operatori della telefonia mobile, le tower company, i professionisti e i cittadini a formulare entro il 19 marzo osservazioni in merito al testo del regolamento.
Matteo Marcello