REDAZIONE LA SPEZIA

Piano delle antenne, storia infinita. Sotto accusa l’iter del progetto: "Chiarezza sul futuro di Fresonara"

Il consigliere Paolo Magliani: "La mappa finale da approvare era diversa da quella mostrata in precedenza"

Piano delle antenne, storia infinita. Sotto accusa l’iter del progetto: "Chiarezza sul futuro di Fresonara"

L’approvazione del piano delle antenne ad Arcola continua a trascinarsi dietro una coda di polemiche: a protestare è il consigliere comunale di Rifondazione comunista Paolo Magliani (foto d’archivio)

Non si placa la discussione sul Piano delle antenne di Arcola: Paolo Magliani consigliere comunale di Rifondazione Comunista (componente del gruppo 14 luglio), torna sulla questione del piano approvato qualche giorno fa in consiglio comunale. Al centro delle sue osservazioni in particolare l’allegato arrivato a disposizione dei consiglieri solo poche ore prima della seduta: "Si è voluto approvare il piano antenne, malgrado la richiesta di rinvio data la delicatezza della situazione. Il piano è stato prima presentato in due commissioni e in due assemblee ma la mappa finale da approvare era ben diversa da quella mostrata in precedenza: mi riferisco all’allegato A, non presentato in tempo ai membri del consiglio comunale prima del voto".

Magliani spiega di aver richiesto l’intervento anche di Provincia e Regione per mostrare una mappa allargata delle antenne 4 e 5 G, almeno della Val di Magra, per conoscere il quadro più generale e anche dei parlamentari liguri, specialmente quelli che hanno votato la conversione in legge del decreto sulle liberalizzazioni sancito dal governo. "Abbiamo chiesto che esperti medici venissero a spiegare al consiglio gli effetti sulla popolazione del numero sempre più imponente di queste installazioni. Non ci è stata fornita alcuna risposta in merito, se non quella della ’fretta’". "Siamo certi, ora, che il posizionamento dell’antenna di Fresonara verrà scongiurato?" la domanda posta da Magliani. "Il cantiere resta ancora lì, pronto ad essere riaperto. Chiediamo alla popolazione arcolana di mobilitarsi e scendere in piazza per gridare la nostra rabbia contro le istituzioni nazionali e contro un sistema economico basato sul profitto di poche multinazionali a scapito dei cittadini-utenti di servizi. Occorre – conclude il consigliere – aprire gli occhi tutti insieme e fare quanto possibile per evitare tutto questo, non certo facendosi belli di fronte a chi ha avuto la forza di dire ’no’ a questo piano e a questo modo di procedere su questioni tanto complesse e delicate che toccano il presente e il futuro degli arcolani".