Piazzale del Marinaio. Residenti preoccupati: "Vediamo strani giri e poco decoro urbano"

L’incendio doloso al dehor di un ristorante ha creato molto allarme "Da quattro-cinque mesi qui circolano persone poco raccomandabili". Ma c’è anche chi si sente più tranquillo. "Solo qualche schiamazzo".

Piazzale del Marinaio. Residenti preoccupati: "Vediamo strani giri e poco decoro urbano"

Marta Marzioli

Sembra non esserci pace per piazzale del Marinaio, per il suo giardino di palme e magnolie, per i portici dello storico palazzo Ferrari uniti a quelli che corrono lungo viale Italia. Ma soprattutto, sembra non esserci pace per chi qui vi abita e lavora. Dopo l’episodio del dehor dato alle fiamme nella notte dell’8 giugno scorso (conclusosi con l’ identificazione e la denuncia del diretto responsabile del gesto) nei giorni successivi è arrivata alla nostra redazione la segnalazione di un residente che, senza mezzi termini, lamenta "gravi situazioni di degrado e scarso decoro urbano". In particolare, insiste sulla presenza di persone che, quei portici, pare li abbiano eletti a propria dimora, su incursioni di topi e deiezioni maleodoranti canine e non. E, ancora, sul rovesciamento di grandi vasi di fiori – sempre parte integrante del dehor del locale – con fuoriuscita di terra e sull’inopportuno parcheggio di monopattini proprio nel bel mezzo del portico, un malcostume questo che si vede anche in altre zone della città. Una situazione lamentata anche da chi vive o lavora in zona, anche se che a quanto pare però non si manifesta tutti i giorni, così a giornate caratterizzate dalla presenza di personaggi equivoci e sporcizia si alternano altre più tranquille, con i portici sgomberi e perfettamente in ordine.

Le possenti colonne allineate disegnano una prospettiva suggestiva e le tessere della pavimentazione, con l’insidiarsi della luce del sole, sembrano essere quasi lucide. In zona un giovane appena uscito da un negozio che insiste proprio sotto il portico oltre a confermare un certo degrado dice di saperlo anche collocare bene nel tempo: "E’ da quattro o cinque mesi che, a mio avviso – precisa – persone poco raccomandabili frequentano la zona".

"Abito qui da diversi anni - dice Alessandra De Bellis che incontriamo con il suo fidanzato Leonardo Liguori, entrambi universitari – e in effetti, devo dire che il degrado è soprattutto relativo alla presenza di persone che stazionano davanti ai portoni". E’ anche capitato la notte – le fa eco Leonardo di sentire qualche schiamazzo ma nulla di così eclatante". "Tuttavia – continua Alessandra – la presenza di esercizi commerciali e locali aperti anche fino a tarda sera, mi permette di rincasare in tutta tranquillità e senza alcun timore". Più indulgente è il quadro tracciato da Alessandro Lamponi, contitolare del negozio Ciclo Point di viale Italia 21: "Ogni tanto bazzica gente che è di ’poca compagnia’, mettiamola così – sorride – ma del resto è come avviene un po’ dappertutto". Alle persone che invece normalmente passano, Alessandro fa un unico appunto nella direzione di qualche ’pigro’ padrone di cane che soprattutto quando piove approfitta dei portici per i bisogni di fido. Da palazzo civico giunge pronta risposta: "Questa zona – spiega Giulio Guerri, assessore alla sicurezza – come anche altre è costantemente monitorata dalla Polizia locale che vi svolge ordinaria attività di controllo e vigilanza. Evento isolato rimane l’episodio vandalico che è stato risolto peraltro in tempi record e che è da ascriversi come caso anomalo e non di criminalità diffusa".

Alma Martina Poggi