MATTEO MARCELLO
Cronaca

Briciole ai piccioni? Vietatissimo. Volatili ‘assediano’ condominio. Arriva l’ordinanza del sindaco

Ora chi ha dato da mangiare dovrà provvedere a proprie spese anche "alla pulizia dei luoghi"

I piccioni richiamati dal cibo ha sporcato con gli escrementi i terrazzi del palazzo con rischi igienico sanitari (foto di repertorio)

Lerici, 9 agosto 2023 – Foraggia i piccioni e finisce nel mirino del sindaco, che intima di non somministrare cibo e di provvedere a proprie spese alla pulizia dei luoghi lordati dagli escrementi degli uccelli.

Accade a Lerici, con la vicenda che si è sviluppata in un condominio situato nei pressi del centro storico lericino, e che ha avuto il suo culmine pochi giorni fa con l’emissione, da parte del sindaco Leonardo Paoletti, di un dispositivo ad hoc per porre fine alla situazione.

Tutto ha avuto inizio diverse settimane fa, quando una delle condomine del palazzo non aveva esitato a bussare al comando di polizia locale lericino per segnalare con foto e video quanto stava accadendo, lamentando peraltro di aver subito alcune punture di pulci sul proprio corpo a causa della presenza dei piccioni, richiamati in alcuni terrazzi dello stesso condominio. Alle molteplici segnalazioni ha fatto dunque seguito il sopralluogo degli agenti di polizia locale lericina, che hanno ravvisato "una possibile problematica igienico sanitaria a causa degli escrementi di numerosi volatili ed in particolare piccioni richiamati da cibo e acqua somministrato da un privato cittadino presso la propria abitazione".

E il primo cittadino, alla luce di quanto emerso dal rapporto di servizio, nei giorni scorsi non ha potuto fare altro che vergare un’ordinanza nel tentativo di far cessare tale pratica che aveva prodotto una situazione di scarso igiene, con l’obiettivo "di mantenere le migliori di decoro urbano e di eliminare le problematiche igienico-sanitarie che si sono andate a creare", ma anche di "contenere il numero dei piccioni presenti al fine di eliminare il pericolo di trasmissione di eventuali malattie infettive, oltreché eventualmente il degrado di strade, monumenti e di edifici pubblici e privati".

L’ordinanza, oltre a vietare al condomino di foraggiare i piccioni e di "cessare qualsivoglia attività o condotta che favorisca lo stazionamento dei piccioni sul terrazzo", impone allo stesso di provvedere, a propria cura e spese, alla pulizia dei luoghi di abituale dimora dei piccioni, "provvedendo al posizionamento di reti protettive e di idonei dissuasori alla sosta ed alla nidificazione dei piccioni per il tempo necessario a far cessare la presenza massiva dei piccioni stessi". In caso di violazione del dispositivo sindacale, scatterà una multa compresa tra 25 e 500 euro.