Cinque case hanno già ricevuto l’ok dall’ufficio tecnico e ben presto, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, saranno messe ‘in palio’; per altre sette invece l’iter di approvazione documentale è ormai agli sgoccioli. Entra nel vivo a Pignone il progetto lanciato dall’amministrazione comunale guidata da Ivano Barcellone per favorire la cessione agevolata degli immobili e garantire ai borghi un ritorno non solo in termini di decoro ma anche… abitativo. Nei giorni scorsi si è chiusa la prima fase, dedicata alla presentazione delle manifestazioni di interesse alla vendita da parte dei proprietari degli immobili.
Un "buon riscontro" per dirla con le parole del sindaco del paese, che ha già dato mandato agli uffici di avviare la seconda fase, quella del bando di gara riservato ai potenziali acquirenti. "Sono soddisfatto perché l’iniziativa ha suscitato interesse e all’atto pratico ha portato diversi proprietari a mettere in vendita il proprio immobile a prezzi agevolati. Ora entriamo nel vivo del progetto, fermo restando che chiunque volesse vendere la propria casa potrà presentarsi in municipio anche nelle prossime settimane: i nuovi immobili saranno oggetto di un bando successivo – dice Barcellone –. Per i primi cinque immobili già ‘validati’ dall’ufficio tecnico a breve lanceremo la prima ‘gara’ aperta ai potenziali acquirenti: ogni persona o nucleo familiare potrà partecipare per un solo immobile. Ai fini della formazione della graduatoria, a ogni domanda sarà assegnato un punteggio: sarà data maggiore priorità alle giovani coppie (magari con figli; ndr) che decidano di trasferirsi nel nostro territorio, e poi a scalare chi vorrà ristrutturare per avere una seconda casa, una struttura ricettiva, e infine le associazioni e le onlus. Saranno premiati anche tempi di ristrutturazione ridotti". Verrà dunque stilata una graduatoria: il primo classificato sarà messo in contatto con il proprietario della casa prescelta, e inizierà una vera trattativa che esula dalle competenze comunali. L’acquirente, oltre a farsi carico dell’acquisto – al prezzo simbolico dovranno essere aggiunte le tasse di vendita rapportate alla rendita catastale o alla perizia, oltre a eventuali arretrati legati ai tributi – dovrà provvedere in tempi stretti alla ristrutturazione della casa, versando una cauzione al Comune, presentando un progetto entro sei mesi dall’acquisizione e realizzando i lavori entro un tempo massimo di tre anni. Di sicuro, l’iniziativa comunale continua ad attirare un certo interesse: anche nei giorni scorsi alcune famiglie residenti fuori provincia si sono presentate in municipio a Pignone per chiedere informazioni sul bando.
Matteo Marcello