Pio Esposito sempre più nel cuore dei tifosi. L’attaccante aquilotto, classe 2005, autore già di sei gol in campionato e grande protagonista con la Nazionale italiana Under 21 nel match del ‘Picco’ contro l’Ucraina (ad osservarlo il ct della Nazionale Luciano Spalletti), ha mandato in visibilio i supporter spezzini con le sue dichiarazioni d’amore ai colori bianchi rilasciate a Rai due: "Dopo un anno difficile ho scelto di tornare qui in Liguria perché mi sono sempre trovato bene. Il mio sogno è riportare in Serie A lo Spezia". Parole e musica proferite da un giovane lanciato sulla scia di grandi ex attaccanti aquilotti che hanno scritto la storia nel club bianco.
Nei dodici campionati disputati dalle Aquile in Serie B dal 1951 ad oggi, solo Massimiliano Guidetti, Marco Sansovini, Andrea Catellani e Giulio Ebagua, a questo punto del campionato, hanno avuto un ruolino di marcia così imperioso come quello attuale del bomber napoletano. Si pensi che Pio ha innestato il turbo con un andamento addirittura superiore, in questa fase, a bomber di razza come Calaiò e Nenè, che chiusero il campionato cadetto 2015-16 rispettivamente con 9 e 11 gol, ma ebbero un avvio lento con solo due reti realizzate o lo stesso David Okereke che trascinò i bianchi nel campionato 2018-19 con dieci reti complessive, tre delle quali messe a referto nelle prime tredici giornate.
Solo Max Guidetti e Marco Sansovini fecero meglio di Pio dopo tredici giornate. Sansovini, nel tribolato campionato 2012-13, andò in gol in ben otto occasioni: due reti con il Vicenza, due con il Brescia, una con la Reggina, una con il Livorno, due con il Crotone. Al termine del torneo, l’indimenticato capitano aquilotto realizzò ben venti gol in 37 partite. Sette, invece, i gol messi a segno dall’idolo incontrastato Massimiliano Guidetti nelle tredici giornate del torneo cadetto 2007-2008: uno con l’Albinoleffe, uno con il Modena, uno con il Frosinone, due con il Treviso, due con il Ravenna. Max, in assoluto il più grande attaccante aquilotto dal dopoguerra, pur realizzando al termine del torneo 14 gol, non riuscì nell’impresa di salvare le Aquile.
Nel campionato 2013-14 toccò a Giulio Osarimen Ebagua esaltare la folla aquilotta a suon di gol, ben tredici in 34 partite. Il bomber italo-nigeriano ebbe un avvio folgorante con cinque gol siglati alla Juve Stabia, al Brescia, al Trapani e al Modena (2). Meglio fece Andrea Catellani, nel campionato 2014-15, rigenerato da mister Nenad Bjelica, che toccò l’apice della sua carriera realizzando ben 19 reti, un ruolino di marcia che gli valse il titolo di capocannoniere del torneo al pari di Coco e Granoche. Dopo tredici giornate di campionato, il ‘Cate’ segnò sei gol, tanti quanti quelli di Pio: un gol a Varese, uno contro l’Entella, uno contro il Carpi, due contro il Catania e uno contro il Livorno. Particolare curioso Catellani, ora direttore sportivo del Modena, è ricordato per aver deciso alcuni derby importanti: contro l’Entella al ‘Picco’ (1-0) e contro il Livorno in casa e all’Ardenza. Esattamente come Pio Esposito che ha segnato reti decisive contro la Carrarese, il Pisa e la Reggiana.
Sulla scorta degli esempi illustri dei predecessori, Pio pare destinato ad andare in doppia cifra per far volare le Aquile verso la vetta più alta della Serie A. Il ragazzo ha forza, tecnica, fiuto del gol, un ‘maestro’ come D’Angelo e un legame sempre più forte con la gente, tutte componenti che lo possono rendere ‘grande’.