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La silloge di poesie è stata firmata da Gabriella Tartarini
Si chiama ’2 voci’ e il titolo non è un caso. Anzi, racconta un viaggio in parallelo, quello fra madre e figlia, sul filo della poesia. La silloge, firmata da Gabriella Tartarini e da poco pubblicata da Gd Edizioni, sarà presentata questo pomeriggio alle 18 nella sede dell’associazione culturale Fantoni in galleria Adamello 31 alla Spezia (per informazioni, 0187-1780909), alla presenza dell’autrice, che dialogherà con l’attore Roberto Alinghieri e con ì interventi musicali curati da Daria Antognetti.
"Questo libro è un omaggio a mia madre e non sarebbe mai nato, se non ci fossero state le sue poesie – esordisce Tartarini –, contenute al suo interno insieme alle mie. Si tratta di un’opera molto personale, come lo sono tutte le raccolte di questo genere, con versi scritti in vari momenti della mia vita".
La voglia di celebrare tramite l’espressione letteraria – l’autrice, conosciuta per il lungo impegno in veste di dirigente scolastica, ha insegnato italiano, storia e latino negli istituti superiori di primo e secondo grado e nella scuola del carcere - la madre Lina Rospini Tartarini, caposaldo della sua esistenza, le ha fatto intraprendere questa nuova avventura.
"Ho detto: proviamoci, anche se non avevo intenzione di pubblicare qualcosa, anche per via della mia riservatezza. A darmi il via, è stata la voglia di dare spazio alle poesie della mamma, che era veramente brava: con le sole sue poesie, però, il libro sarebbe stato piccolo, così parlando con mia sorella, è arrivata l’idea. ’2 voci’ è suddiviso in sezioni che prendono i nome dai contenuti come ’Estiva’, ’Memorie’, ’Frammenti’. La parte finale è riservata all’opera di mia madre".
Il totale è di circa 60 liriche che coprono un ampio arco temporale: Lina – simbolista – e Gabriella – minimale – con i loro scritti non dialogano, ma piuttosto si affiancano, si completano e si sostengono. E proprio a lei, l’ex dirigente spiega di aver dedicato "una delle poche poesie scritte di getto, senza rimaneggiamenti". "Confesso che ho vissuto", aggiunge, facendo sua una celebre citazione.
Tartarini ringrazia Alinghieri, ’per la generosità con cui ha accettato di leggere prima di partire per la sua tournée’, Alberto Grassi del Fantoni ’che ha deciso di pubblicare il libro, curato le bozze e trovato l’editore’ e gli amici pittori i cui quadri sono stati inseriti, con le foto di Francesco Tassara, nel volume: Perucca, Bellani, Tomaino, Cavicchioli e il compianto Vaccarone.
Chiara Tenca