REDAZIONE LA SPEZIA

Polo della subacquea. Ecco la governance. Una fondazione farà da catalizzatore

La Marina militare fa il punto sulla struttura inaugurata un mese fa al Cssn. I primi due milioni utilizzati per rinnovare infrastrutture e logistica. I prossimi finanziamenti dedicati ai programmi di ricerca e innovazione.

Polo della subacquea. Ecco la governance. Una fondazione farà da catalizzatore

Sarà una fondazione di partecipazione di diritto privato di interesse generale e senza scopo di lucro, dotata di personalità giuridica e autonomia patrimoniale, a fare da catalizzatore e guida del nascente Polo nazionale della dimensione subacquea. A un mese dall’inaugurazione delle strutture all’interno del Cssn di viale San Bartolomeo, prende forma lo ’strumento’ con cui il governo punta ad accrescere la propria presenza nel settore dell’underwater. A svelarlo è la Marina Militare che, interpellata da La Nazione, fornisce alcune delucidazioni sul nuovo polo, che vedrà la sinergia di pubblico e privato e può già contare sulle eccelelnze italiane del settore.

Qual è la forma giuridica del nuovo Polo alla luce dell’interazione tra pubblico e privato?

"Il Polo nazionale della dimensione subacquea possiede un carattere interministeriale e interdisciplinare, operando da catalizzatore del cosiddetto cluster underwater. In particolare, il suo funzionamento è regolato da una governance su più livelli, composta da rappresentanze dei ministeri partecipanti (Difesa, Impresa e Made in Italy, Università e Ricerca, Protezione civile e Politiche del mare), dello Stato Maggiore Difesa, del segretariato generale della Difesa, della Marina militare, di Difesa Servizi, della Federazione aziende italiane per

l’Aerospazio, la Difesa e la sicurezza, della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e della Consulta dei presidenti degli enti di ricerca. Detta governance è strutturata per definire delle linee di indirizzo interministeriali, gli obiettivi strategici di sviluppo scientifico, tecnologico e operativo, le traiettorie tecnologiche nonché per fornire il supporto tecnico-scientifico alle attività di ricerca e innovazione svolte nel Pns. La governance contempla la Fondazione Polo nazionale della dimensione subacquea, che è una fondazione di partecipazione di diritto privato di interesse generale e senza scopo di lucro, e quindi inclusiva di tutte le realtà pubbliche e private, dotata di personalità giuridica e autonomia patrimoniale. La Fondazione è funzionale ad agevolare la più ampia convergenza delle realtà nazionali pubbliche e private operanti nella dimensione subacquea".

Lo stanziamento iniziale di due milioni di euro a cosa è servito?

"Le risorse stanziate in Legge di bilancio 2023, in aderenza con le finalità del provvedimento normativo, sono state in parte impegnate per implementare le predisposizioni logistiche e infrastrutturali per l’avvio delle attività operative, e in parte vanno a integrare gli stanziamenti in afflusso con la prossima Legge di bilancio che saranno indirizzati al finanziamento dei programmi di ricerca e innovazione tecnologica".

A pieno regime il nuovo Pns quanti occupati avrà?

"Le attività saranno supportate dalla struttura operativa, la quale ne verificherà anche la corretta attuazione. Detta struttura dipende dal Capo di stato maggiore della Marina, il quale ne definisce ordinamento e dotazione organica, sia militare sia civile difesa. Nell’ambito di quest’ultima, possono essere previste posizioni riservate ai ministeri delle Imprese e del Made in Italy, dell’Università e della Ricerca e a Difesa Servizi. La partecipazione di personale designato dall’industria, dalle università e dagli enti di ricerca è definita in relazione alle specifiche finalità dei programmi, dai quali pertanto dipende il relativo volume occupazionale".

Matteo Marcello