"Portiamo il Lerici in A2. Ci metto la firma"

Il nuovo acquisto di coach Sellaroli, l’attaccante Casazza, dà la carica ai compagni: "Qua una squadra di amici ed ex avversari"

"Portiamo il Lerici in A2. Ci metto la firma"

"Portiamo il Lerici in A2. Ci metto la firma"

Il Lerici Sport ci crede e fa sul serio: il mercato della nuova stagione parla con i nomi dei primi tre nuovi innesti, giocatori che alla corte di coach Andrea Sellaroli sono chiamati a fare la differenza. Dopo il centroboa Elio Menicocci e il difensore Alberto Ottazzi, ecco l’attaccante Alessandro Casazza, che approda nella perla del Golfo con un carico di importante esperienza. "Voglio portare Il Lerici in A2, metterci la mia firma. Per me sarà una squadra di amici ed ex compagni, ma anche avversari di mille battaglie come Iaci: possiamo fare molto, ma dobbiamo esser gruppo" esordisce. Programmatore informatico, ha 35 anni e vive a Lavagna. Per lui la pallanuoto è arrivata molto presto, grazie al papà ex giocatore, praticata in tandem con il fratello (con trascorsi nella Marina Militare, ndr.). "Sono in acqua fin da bambino, ho praticato anche basket, poi ho fatto la mia scelta e grazie a Marco Risso ho esordito in A1 a 13 anni: ero la mascotte del Chiavari. Poi il passaggio al Recco, dove sono passati alcuni dei campioni migliori: mi è capitato di giocare con Kasas, Calcaterra e Angelini.

E poi?

"Sono tornato a Chiavari nell’anno della maturità, arrivando anche ai play off persi contro Brescia in gara-3, siamo retrocessi e sono passato a Nervi; a 22 anni ho fatto anche l’esperienza del collegiale della Nazionale con Campagna, e poi sei anni a Chiavari in A2 e otto a Lavagna. Quindi, ho deciso di staccare dopo tanto agonismo che mi aveva saturato e ho avuto la soddisfazione di centrare la promozione col Carrara e sono tornato a Lavagna. E ora sono arrivato a Lerici. Non mi sento arrivato, sono competitivo". In contemporanea c’è stata anche una vita professionale a cui dedicarsi. "Mi piaceva il computer: ho iniziato a lavorare, ispirato anche da mio fratello, ho lasciato l’università e imparato da autodidatta".

Ma torniamo a Lerici: sei pronto per iniziare?

"Sono contentissimo, non ho mai avuto Andrea come allenatore, ma mi ha cercato tanto e l’ho sempre stimato. Porto la mia competitività ed esperienza e, ovviamente, i miei gol: l’ultima stagione ne ho fatti 32, il mio record è di 70 in un anno in A2 con Chiavari. Il Lerici deve salire: dobbiamo fare la storia". Chiara Tenca