La forza del gruppo per puntare alla promozione in Serie A. Il vero asso nella manica dello Spezia resta l’unione granitica tra tutti i protagonisti e lo staff tecnico, una ‘macchina da guerra’ coniata saggiamente da mister Luca D’Angelo, capace nell’anno solare 2024 di raccogliere ben 65 punti, piazzandosi al terzo posto in classifica. Con questi presupposti la corsa alla Serie A diretta non deve essere considerata un optional, fermo restando che è condivisibile il pensiero del tecnico aquilotto allorquando parla di Sassuolo e Pisa come squadre costruite dichiaratamente per vincere il campionato, al contrario dello Spezia. Con l’aggiunta che sia il club emiliano che quello toscano cercheranno, in questo mese, di rinforzare ulteriormente le squadre (il Pisa si sta già muovendo per acquisire un attaccante: seguiti Raimondo, Adorante e Cerri), mentre lo Spezia farà un mercato ‘conservativo’. E, beninteso, non è poco, considerando la politica di autogestione del club bianco, sebbene permanga una speranza recondita di un’apertura da parte del patron Robert Platek a nuovi investimenti, per accrescere ulteriormente la competitività.
All’uopo, il ds Stefano Melissano è, da tempo, sulle tracce del promettente attaccante del Perugia Alessandro Seghetti, classe 2000, che per bocca del dg umbro Mauro Meluso, ex ds dello Spezia, non rinnoverà il contratto e non sarà trattenuto se vorrà partire. Melissano, autentico scopritore di talenti, già la scorsa estate aveva bruciato la concorrenza di Sassuolo e Pisa per aggiudicarsi le prestazioni del bomber di San Severino Marche, ma solo per una questione di tempo non se ne fece nulla. Ora, ci sarebbe la grandissima opportunità di portare in riva al Golfo un attaccante dalle qualità indiscusse, sul modello Kouda. Se dall’America arriverà l’ok a derogare dalla rigida politica di autogestione, il club e la squadra ne potranno beneficiare nei conti e sul campo.
Ieri sera, all’uopo, era previsto una conference-call con il presidente Philip Platek per comprendere i margini di operatività, tenendo presente che c’è l’urgenza di ingaggiare un altro portiere, in sostituzione dello sfortunatissimo Sarr, già individuato dall’area tecnica. Basta solo l’ok della proprietà per il via libera all’operazione. Resta, sullo sfondo, la vicenda del mancato rinnovo di Nicolò Bertola, che non pochi problemi sta ingenerando in seno al club bianco visto che sui proventi derivanti dalla cessione del difensore carrarese la società aquilotta faceva affidamento per alleggerire i pesanti costi gestionali. Un’eventuale cessione in questa sessione di mercato di Bertola, previo rinnovo e con il vincolo della sua permanenza in rosa fino a fine stagione, darebbe ossigeno alle casse sociali, senza la necessità di ricorrere alla contribuzione del socio unico. Ma gli intendimenti del giocatore e del suo entourage non paiono, allo stato attuale, andare in questa direzione, con il Bologna che si è già mosso per centrare il ‘colpo’ a costo zero.