ELENA SACCHELLI
Cronaca

Porto Venere in affanno. Sos dei commercianti: "La bellezza non basta. Serve organizzazione"

Gli imprenditori lamentano un sensibile calo delle presenze di visitatori. Chiesto un incontro al sindaco per cercare di invertire il trend negativo. "Il mercato è cambiato, è necessario stare al passo coi tempi" .

Porto Venere in affanno. Sos dei commercianti: "La bellezza non basta. Serve organizzazione"

Il borgo di Porto Venere affollato di turisti (. foto d’archivio

Calo delle presenze e parcheggi vuoti come non si vedeva da anni. La stella di Porto Venere quest’anno non sembra brillare, o almeno non abbastanza. A lanciare l’sos e ad aver richiesto un incontro urgente con il primo cittadino Francesca Sturlese proprio per fare il punto con sulle criticità riscontrate da diversi associati e avviare ragionamenti e iniziative che permettano di invertire il trend negativo è Antonella Cheli, vicepresidente di Confartigianato e titolare della pizzeria ristorante Il Timone e dell’Antica osteria del Caruggio. "Rispetto agli anni passati diversi operatori ci hanno segnalato numeri e movimento diverso su Porto Venere – spiega Antonella Cheli –. Il turismo è cambiato ed è necessario stare al passo con i tempi. Non basta avere un bel posto, c’è bisogno di organizzazione per quanto riguarda i servizi e la programmazione degli eventi. Porto Venere è una perla di rara bellezza, per questo dobbiamo rivedere o addirittura cominciare a lavorare su tutto il resto". Secondo la vicepresidente di Confartigianato e presidente del Consorzio turistico cittadino al momento mancherebbe un progetto strutturato che guardi anche ai trasporti che sarebbero inadeguati, al potenziamento illuminazione, alla valorizzazione delle passeggiate e delle infrastrutture. "Massima collaborazione con il Comune – conclude - ma c’è bisogno di sederci attorno a un tavolo e discutere con amore e serietà sul futuro di Portovenere".

"Le cause possono essere molteplici. Dalla crisi economica, alla stagione partita tardi per via del maltempo alla carenza di eventi – aggiungono Manuela Canese e Mauro Gavezzotti del ristorante La Medusa – ma indubbiamente qualche criticità c’è. Noi abbiamo riscontrato un abbassamento dell’afflusso del trenta per cento rispetto allo stesso periodo delle scorse estati. Lo scorso fine settimana con la piscina naturale c’è stato un lieve miglioramento". A ritenere che le criticità in essere siano molteplici è anche il barcaiolo Roberto Petacco, proprietario anche di un affittacamere, che sta riscontrando in particolare la carenza di presenze locali per quanto riguarda il trasporto via mare. "Proponiamo collegamenti con l’isola Palmaria, il giro delle tre isole e organizziamo aperitivi in barca – spiega il barcaiolo –. E abbiamo anche deciso di non aumentare i costi dal periodo covid. Se per quanto riguarda il fine settimana non posso lamentarmi, anche se la scorsa estate per portare tutti dovevamo fare due o tre corse nello stesso orario il sabato e la domenica, dal lunedì al venerdì un calo del trenta per cento c’è eccome".

L’imprenditore prosegue: "Con l’affittacamere il lavoro va bene abbiamo turisti dal nord Europa, però credo che in linea di massima ci sia poca attenzione alla manutenzione, per quanto riguarda erba alta e ciottoli malmessi, e una carenza effettiva di eventi. Ringraziamo la Curia per aver organizzato i fuochi per il patrono di San Pietro e Paolo l’ultimo venerdì di giugno e siamo felici che siano confermate la Madonna Bianca, per cui abbiamo investito, e Minaccia bel tempo. Speriamo solo che queste iniziative vengano pubblicizzate a dovere".