Mancano i posti letti in cardiologia alla Spezia. Anziano dorme una notte in barella

E’ tracheotomizzato, ha accusato un malore in casa: poi la corsa al pronto soccorso del Sant’Andrea: "Il personale sanitario lo ha costantemente monitorato. Il problema sono i reparti sempre pieni"

L’anziano seguito dal personale sanitario (foto d’archivio)

L’anziano seguito dal personale sanitario (foto d’archivio)

La Spezia, 21 agosto 2024 – Il malore in casa, la corsa al pronto soccorso del Sant’Andrea poi la lunga attesa su una barella aspettando di essere ricoverato in cardiologia a Sarzana, dove però non c’erano posti letto disponibili. Così ora dopo ora l’attesa di un 78enne di Follo si è protratta tutta la notte, fino ad arrivare al pomeriggio di ieri. L’odissea dell’anziano è iniziata nel pomeriggio di lunedì quando ha accusato un malore nella sua abitazione di Follo: un quadro sanitario difficile il suo, ha infatti subito una tracheotomia e già 15 giorni fa era stato ricoverato a Sarzana per un malore. E’ stata la nipote, che vive con lui, a chiamare l’ambulanza alle avvisaglie del malore: le prime cure sul posto hanno consigliato i sanitari all’immediato trasferimento al Sant’Andrea dove il 78enne è stato subito preso in carico da medici e infermieri. "A casa aveva la pressione molto bassa, non si reggeva in piedi – racconta la sorella – al pronto soccorso gli hanno fatto tutti gli esami, il personale sanitario si è veramente prodigato per assisterlo. Gli sono sempre stati vicino".

Il problema è stata l’assenza di un posto letto nel reparto di cardiologia di Sarzana dove il paziente era destinato. "Mio fratello su quella barella stava male anche se, ripeto, medici e infermieri lo hanno sempre seguito". Da quanto emerso, ieri la carenza di posti letto ha causato problema analoghi anche ad altri pazienti arrivati in pronto soccorso e sistemati sulle barelle in un’area apposita "sempre seguiti dal personale sanitario – spiega Asl – Nel caso del 78enne di Follo dopo la prima visita e gli esami clinici, è stato preferito tenerlo in pronto soccorso sotto monitoraggio piuttosto che rimandarlo a casa". Situazione poi risolta nel tardo pomeriggio quando da cardiologia è arrivato il ’via libera’ al ricovero.