
Premio “Cinque Terre” Il giornalismo è passione e anima della democrazia
di Marco Magi
In piena estate, l’8 di luglio, ma si parla di autunno? Sì, di ‘Un autunno d’agosto’. È partito da lì, Maurizio Belpietro, direttore de ‘La Verità’, per conoscere meglio Agnese Pini, che ha ricevuto ieri, nell’anfiteatro dell’agriturismo Buranco di Monterosso – dal collega, presidente della giuria – il prestigioso Premio Giornalistico Cinque Terre. La direttrice responsabile di ‘Qn Quotidiano Nazionale’, ‘La Nazione’, ‘Il Resto del Carlino’ e ‘Il Giorno’ ha approfondito così i temi del suo romanzo, una vicenda datata 1944, che coinvolge l’autrice, attraverso la storia della propria famiglia. Un eccidio di 159 persone, un crimine di guerra. "Di quei tanti crimini – spiega Pini – di cui poco si dice, ma dei quali è necessario parlare". Sul palco insieme a loro anche i colleghi Paolo Ardito e... chi scrive questo articolo, per cercare di comprendere meglio la più stringente attualità. Come la guerra in Ucraina. "Credevamo, inizialmente, di avere tutto sotto controllo – afferma Pini – . Di avere la percezione che nulla ci potesse sfuggire, grazie alle possibilità tecnologiche e alle fonti. Ma non è stato così".
E non è sempre colpa delle fake news che, come in tutti gli ambiti (e come è sempre accaduto nei conflitti), assumono un ruolo determinante. "La propaganda ha la capacità di far divenire una guerra legittima, giusta, quasi giustificata. È un ruolo che assume da quando esiste l’umanità, che sia nell’Europa del 1939 o in quella del 2022, con l’attacco della Russia. Oggi, a causa dei social, si fa poi troppa confusione tra ciò che è informazione, quella che è in grado di fornire un giornalista e una testata accreditata, e la comunicazione". Nel dibattito si è passati poi a parlare di politica e magistratura, una dicotomia irrisolta. Belpietro e Pini hanno citato l’esempio del ministro della Giustizia Clemente Mastella ai tempi del Governo Prodi e dell’arresto della moglie, poi tutto risolto con un nulla di fatto. Importante, poi, da parte della protagonista, qualche divagazione sul percorso professionale personale.
"Nasco cronista, da collaboratrice nella redazione de La Nazione di Carrara, e non mi sono mai dimenticata di esserla. Si può, anzi si deve, essere cronista anche da direttrice di un quotidiano. Nell’affrontare le notizie, nel prendere delle decisioni. Credo che l’umiltà di quei giorni, che ricordo con grande gioia ed emozione, non ti debba abbandonare mai, anche con lo sguardo all’orizzonte verso i prossimi obiettivi". Al termine dell’evento, che è iniziato con i saluti del sindaco di Monterosso Emanuele Moggia, il presidente dell’associazione Cinque Terre, Grillo, ha consegnato l’assegno degli sponsor – Fondazione Carispezia, Axactor e Cantieri Sanlorenzo – ad Agnese Pini, oltre ad alcune pregiate bottiglie di sciacchetrà prodotto proprio dall’agriturismo Buranco.