Un presepe realizzato con 50 metri di cima contestualizzato su una barca che rinasce. Così il Cantiere della Memoria diventa teatro della Natività e vetrina della trasmissione di antichi saperi manuali nella prospettiva di una crescita professionale. I primi sono quelli dei maestri d’ascia Francesco Buttà e Franco Bertelà, insegnanti del corso Operatori del legno promosso dal Cisita; la seconda è quella che sta maturando nell’allievo Gabriele Bernasco attraverso le esercitazioni in Arsenale. Mani sapienti accompagnano la crescita di giovani mani; la cima di canapa, oltrechè materia per dare forma alla Sacra Famiglia evoca legami fra le generazioni. Avviene grazie alla perizia dell’ex nostromo del Vespucci Antioco Tilocca, artefice della composizione artistica. Intanto la barca prosegue la missione formativa: fu costruita nel 1930 per educare alla voga i bambini, ora è palestra delle costruzioni navali, come documentano le immagini del restauro effettuate dal fotografo Andrea Pavan, in mostra nel Cantiere della Memoria.
CronacaPresepe di cima su barca ai lavori L’arte marinaresca è in vetrina