Prione, la vera essenza del Golfo. L’amaro che rappresenta un luogo

L’idea è nata da due soci e amici che volevano rispondere a una richiesta diffusa della clientela

Prione, la vera essenza del Golfo. L’amaro che rappresenta un luogo

Un’immagine della vita serale del centro storico spezzino, dove presto aprirà una nuova attività (foto d’archivio)

LA SPEZIA

Soci dal 2007, quando hanno iniziato insieme il loro percorso alla guida della Taverna del Metallo, gli spezzini Cristiano Pappalardo e Andrea Albericci, hanno recentemente dato vita a un’altra novità...chiaramente tutta spezzina. ’Prione - Essenza del Golfo’ è il nome del nuovo amaro che ha il pregio di racchiudere gli aromi e i profumi che si possono percepire passeggiando fra i sentieri di Campiglia, o perdendosi nella macchia selvaggia dell’isola Palmaria. "Lavoriamo da 17 anni nella ristorazione – spiega Cristiano Pappalardo – quindi abbiamo avuto modo di entrare in contatto con il settore alcolico e comprendere quali erano le maggiori richieste. Così è nata l’idea di creare un prodotto che non solo ci identificasse, ma che racchiudesse l’essenza di tutta la città". La scelta del nome giusto per il produtto giusto è stata lunga e articolata. "Abbiamo fatto ricerche anche nelle biblioteche per trovare qualcosa che fosse in grado di unire non solo una città, ma una Provincia e che potesse arrivare dritto al cuore degli spezzini. Avevamo pensato a qualche termine dialettale, che però avrebbe rischiato di non essere compreso da tutti così siamo poi ricaduti su quella che era sempre stata la nostra prima scelta". Prione, non solo il nome della centralissima via ma il grande masso a forma di parallelepipedo su cui l’Araldo già nel 1400 veniva a annunciare le notizie che arrivavano da Genova. Per quanto riguarda gli aromi Cristiano e Andrea hanno deciso di affidarsi al distillatore Alessandro Gherardi. Campionature e ricerche botaniche sulla macchia del Golfo dei Poeti, hanno portato alla scelta di esaltare il profumo dell’elicriso, dell’iperico, e di far emergere i sentori di limone, arancia e salvia. Senza dimenticare i tre tipi di assenzio, quello romano, gentile e il pontico, che fanno di Prione un amaro unico e inconfondibile.

Nell’arco di pochi mesi, era maggio quando è entrato in commercio, le peculiarità dell’ amaro hanno fatto si che il prodotto diventasse sin da subito richiesto. "Abbiamo già prodotto 1500 bottiglie – prosegue Cristiano Pappalardo – se sono più di 100 le attività del Comune e dell’intera provincia ad averlo aggiundo alla propria lista di prodotti". Gusto agrumato, sentori precisi e percepibili singolarmente. Il tutto unito al carattere fortemente identitario dell’amaro lo hanno subito reso il digestivo più amato dalla città. Tra i pregi, oltre al gusto e la gradazione, anche quello di contenere circa un terzo rispetto allo zucchero normalmente presente negli amari commerciali. "Il retrogusto è dolce - conclude Cristiano - ma la dolcezza arriva dalle erbe e dagli aromi. L’apprezzamento del pubblico è stato motivo di grande orgoglio".

Elena Sacchelli