Progetto di Maralunga. Spunta ricorso al Tar

Il progetto di trasformazione del campeggio di Maralunga a Lerici in complesso residenziale è nuovamente al centro di una controversia legale. Un professionista residente ha presentato un ricorso al Tar contro il Comune e altri enti, contestando l'autorizzazione paesaggistica rilasciata. Il Comune si è costituito in giudizio per difendersi. La vicenda era già stata oggetto di una sentenza del Tar l'anno scorso.

Progetto di Maralunga. Spunta ricorso al Tar

LERICI

Volano ancora gli stracci sul progetto per la trasformazione dello storico campeggio di Maralunga in complesso residenziale. La vicenda è nuovamente destinata a essere discussa davanti ai giudici del Tar per effetto del ricorso presentato da un professionista residente poco distante dall’ex camping. Assistito dai legali Riccardo De Marco e Piera Sommovigo, ha bussato alle porte del tribunale amministrativo per depositare un ricorso contro il Comune, il ministero della cultura, la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Liguria, e la società che ha presentato il progetto, chiedendo l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune di Lerici nell’aprile scorso, che prevede la "riqualificazione di un’area destinata ad attività ricettiva all’aria aperta, con demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali e demolizione di tutti gli edifici accessori", nonchè l’annullamento di ogni atto connesso con il parere favorevole espresso della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio. Il Comune, proprio nei giorni scorsi, sulla base della relazione degli uffici, ha deciso di costituirsi in giudizio per far valere le proprie ragioni, affidando all’avvocato Matteo Brizzi l’assistenza legale.

Una vicenda, quello del progetto di riqualificazione dell’ex camping di Maralunga, che già lo scorso anno era stata oggetto di una sentenza del Tar nell’ambito della guerra legale tra la società intenzionata a investire nella zona e il Comune di Lerici, che inizialmente si era opposto al progetto. All’epoca, il Tar aveva condannato il Comune a consegnare alla controparte la relazione vergata dagli uffici comunali con cui l’amministrazione aveva sospeso sia la pratica relativa al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, sia quella relativa al rilascio del permesso a costruire. Il Comune, la scorsa primavera, aveva poi fatto dietrofront, rilasciando l’autorizzazione paesaggistica oggi impugnata al tribunale amministrativo regionale.

mat.mar.