"Promesse mai mantenute e denari non sufficienti"

Cgil: "Serve un intervento strategico. Chiediamo serietà, basta trionfalismi"

"Promesse mai mantenute e denari non sufficienti"

"Promesse mai mantenute e denari non sufficienti"

"La notizia dei finanziamenti in arrivo è da accogliere con interesse, ma senza trionfalismi elettorali. I lavoratori sono troppo scottati da anni di promesse non mantenute". La notizia dei finanziamenti approvati dalle commissioni di Camera e Senato nell’ambito del “Piano rinnovamento arsenali“, il progetto di ammodernamento degli stabilimenti di lavoro della Marina destinato a raccogliere il testimone dal celeberrimo ’Piano Brin’, data nei giorni scorsi da La Nazione, è accolta tiepidamente dalla Cgil spezzina. Sulla carta, l’iniziativa del governo, che ha avuto parere favorevole dalla commissione Difesa della Camera, e dalla Commissione affari esteri e difesa del Senato, dovrebbe portare a un investimento di 233 milioni di euro (al momento però c’è copertura finanziaria solo per 143,58 milioni, a valere principalmente sugli stanziamenti del bilancio ordinario del ministero della Difesa; ndr) che dovrebbe interessare non solo l’arsenale della Spezia, ma anche quelli di Taranto e Augusta, e il Cima, il Centro interforze munizionamento avanzato situato ad Aulla.

L’obiettivo del piano è quello di potenziare la capacità di supporto logistico degli arsenali e degli stabilimenti di lavoro in termini di ammodernamento delle infrastrutture e degli impianti deputati a fornire l’ormeggio, la messa a secco e i servizi di manutenzione delle unità navali ai lavori, con l’obiettivo di adeguare agli standard industriali di ultima generazione le infrastrutture e gli impianti degli stabilimenti di lavoro. Tante le criticità sollevate dal segretario generale della Cgil spezzina, Luca Comiti, e dalla segretaria generale di Fp Cgil, Marzia Ilaria, a cominciare "dall’ormai famigerato e mai applicato Piano Brin. Inoltre, secondo il ministro Crosetto i finanziamenti dovevano essere un miliardo di euro ed invece risultano 233 milioni (di cui finanziati e disponibili solo 143), oltretutto da dividere in 4 stabilimenti" sottolineano Comiti e Ilari, per i quali la cifra stanziata al momento è "certamente insufficiente per rilanciare e riqualificare la nostra base navale, tanto è vero che si parla solo di avvio delle fasi di progettazione e circoscritti interventi, mentre ci sarebbe bisogno di un intervento strategico, complessivo e di ampio respiro. Il timore che questo rappresenti invece una figlia di fico elettorale c’è tutto". Da Comiti e Ilari anche una richiesta al governo: "Chiediamo serietà e rigore nel rispetto degli impegni e tempi certi, e chiediamo la convocazione di un incontro al più presto con Marina militare, istituzioni e parlamentari spezzini per discutere di tutti questi temi".

Matteo Marcello