Prorogata la caccia al cinghiale fino alla fine del mese di gennaio

Non è stata raggiunta la soglia di abbattimenti. Ma la Cia rincara la dose. e chiede gabbie di cattura

Migration

La Regione ha prorogato fino alla fine di gennaio la caccia al cinghiale. A motivare la decisione, il mancato raggiungimento del contingente previsto per gli abbattimenti, fissato in 23.240 capi su base regionale. "I dati sugli abbattimenti effettuati – spiega il vicepresidente e assessore alla Caccia, Alessandro Piana (nella foto) – mostrano a fine dicembre una situazione fortemente ridimensionata rispetto alle stagioni precedenti, con una percentuale di cinghiali abbattuti, a livello regionale, di poco superiore al 43% del totale. La causa è chiaramente da attribuire alle giornate perse dalle squadre di caccia come conseguenza delle misure introdotte per contrastare il diffondersi della pandemia da Covid-1. La prosecuzione dell’attività delle squadre di caccia al cinghiale, come previsto dalle norme regionali, potrà consentire un più efficace contenimento del numero di questo ungulati" aggiunge l’assessore. Una decisione, quella della Regione, che però accontenta a metà la Cia ligure. " La decisione della Regione Liguria era assolutamente necessaria – commenta Aldo Alberto, presidente regionale –, ma è evidente che occorrono altri interventi da affiancare all’attività venatoria. Chiediamo da tempo impegni precisi per ridurre significativamente la presenza di ungulati che stanno devastando campi e coltivazioni oltre a rappresentare un costante pericolo per le persone. Cosa fare? Diffondere le gabbie di cattura e mettere a punto un piano straordinario di catture che vada al di là della semplice proroga dell’ampliamento del periodo di caccia".