ROBERTA DELLA MAGGESA
Cronaca

Prove di dialogo Orlando-Conte. Accordo non prima di Ferragosto. La Lega lancia i due Alex Piana

Fervono le trattative sia dentro il campo largo che nel centrodestra. Tutte le opzioni sul tavolo

Ieri l’ex ministro Andrea Orlando ha avuto un primo incontro interlocutorio, nel Transatlantico di Montecitorio, con il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte: i due hanno parlato anche della situazione ligure

Ieri l’ex ministro Andrea Orlando ha avuto un primo incontro interlocutorio, nel Transatlantico di Montecitorio, con il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte: i due hanno parlato anche della situazione ligure

Mancano due mesi e mezzo alla data delle elezioni anticipate e in Liguria si brancola ancora nel buio. A destra come a sinistra, il raggiungimento di un accordo sui nomi da spendere per la candidatura alla presidenza della Regione è rimandato al post Ferragosto. Eppure qualcosa comincia a muoversi in entrambi gli schieramenti. Ieri, fanno sapere voci vicine all’ex ministro dem, lo spezzino Andrea Orlando avrebbe incrociato nel Transatlantico di Montecitorio il leader pentastellato Giuseppe Conte: un faccia a faccia interlocutorio, si affrettano a precisare le stesse fonti, nel corso del quale i due si sarebbero confrontati sullo scenario generale e sull’attuale fase politica. Insomma, prove di dialogo in vista di un possibile accordo sul fronte delle regionali alle porte, accordo che, almeno per quanto riguarda la partita ligure, sembrava fino a ieri ancora in salita. Frenato soprattutto dalla difficoltà che i grillini avrebbero a digerire tre candidati d’area su tre (non dimentichiamo che sono chiamati al voto in autunno anche i cittadini dell’Emilia Romagna e quelli dell’Umbria) provenienti dal Pd. Le due ipotesi sulle quali dem e M5S si starebbero confrontando sono un accordo di breve periodo con la garanzia, in caso di vittoria, della vicepresidenza della Regione o un’intesa di più ampio respiro con la rassicurazione di poter indicare alcuni candidati alle amministrative di capoluoghi chiave come Genova. Ma i nodi da sciogliere, in seno al centrosinistra, non riguardano soltanto le candidature – per mettere un punto fermo ieri Ferruccio Sansa, capogruppo dell’omonima lista, ha addirittura lanciato un sondaggio social chiedendo alla platea degli amici virtuali di esprimersi a proposito di una sua discesa in campo come candidato consigliere nelle file di Avs –; tutto da decidere è anche il perimentro delle alleanze, con i centristi che non sembrano avere ancora le idee chiare sul da farsi ("Non accetteremo un’agenda giustizialista" ha fatto sapere il leader di Azione, Carlo Calenda). Non va meglio dentro al centrodestra, dove ancora non si è trovata la quadra sul possibile candidato civico – i nomi che circolano sono quelli dell’assessore di fede totiana Ilaria Cavo e quello dell’avvocato Pietro Piciocchi, membro della giunta Bucci – e dove continua la prova di forza sulle possibili soluzioni politiche: e così, all’iniziativa del ministro degli Esteri Antonio Tajani che martedì aveva lanciato il nome del coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, ieri ha risposto la Lega, mettendo sul tavolo altri due nomi di peso: quello dell’attuale presidente ad interim Alessandro Piana e quello dell’assessore allo Sviluppo Economico, Alessio Piana.