Un fil rouge che ha unito Linosa e Santo Stefano Magra, fatto di parole e pagine che diventano uno strumento d’incontro capace di rompere distanza e campane di vetro. Protagonisti di questo progetto, intitolato "La lettura non isola" e promosso dalla Fondazione Sanlorenzo, gli alunni della secondaria di primo grado della perla delle Pelagie – una multiclasse formata da cinque alunni – iscritti all’istituto omnicomprensivo "Pirandello" e quelli dell’istituto comprensivo "Schiaffini" (una ventina) del paese della Val di Magra. È di questi giorni l’arrivo al capolinea del primo modulo, che sarà seguito dal secondo gemellaggio fra il "Santa Lucia" di Lipari e lo "Jona" di Asti, ricalcando la stessa formula che mette in connessione alunni che su un’isola vivono e crescono e i coetanei sulla terraferma, avvicinando le rispettive realtà con la lettura e la scrittura. Non è un caso che il focus del primo progetto pubblico della no profit con sede legale ad Ameglia, nata con l’obiettivo di sostenere le isole minori del Mediterraneo, abbia unito questo tipo di realtà.
"Siamo partiti dalla scuole, perché la nostra missione di valorizzazione dei patrimoni culturali, sociali, naturali ed economici delle piccole isole non può che partire dalle generazioni più giovani" racconta Cecilia Perotti, che ha avuto l’idea della Fondazione insieme al fratello Cesare e al padre Massimo. Scoperta, scambio, interesse, apprendimento, sono stati stimolati dai corsi di scrittura creativa tenuti da Beatrice Sciarrillo, che a distanza hanno accomunato gli studenti con momenti di condivisione e promosso la creazione di racconti ispirati agli argomenti trattati in aula e pubblicati sul sito del progetto, con un concorso letterario che premierà un giovane autore per classe. "La nostra volontà è di far conoscere le isole minori – continua Cecilia Perotti – che molti legano solo al mondo turistico; noi vogliamo, piuttosto, far sì che venga raccontata soprattutto la realtà quotidiana di chi le abita, a partire dall’infanzia. Oltre alle lezioni, c’è stato un racconto delle condizioni di vita, un approfondimento sui dialetti, un confronto che ha spaziato dalla musica che gli alunni ascoltano e compongono".
Ne è nato un legame fatto non solo di cicli formativi, ma anche di lettere scritte e promesse di incontri vis-à-vis. Da una parte gli studenti che sono circondati dal mare 12 mesi l’anno e in esso trovano divertimento e impedimento, dall’altra chi, come i giovanissimi di Santo Stefano, l’isola – in questo caso, la Palmaria e il Tino, quando accessibile – la vivono nella bella stagione, associata al mare e tutt’al più al trekking e alle visite. "La lettura non isola è un titolo che già dice tutto: ha permesso a me e ai miei alunni di collaborare con una realtà nuova e sorprendente come la scuola multiclasse di Linosa, dando avvio ad un gemellaggio che mi auguro continui. Il merito va anche alla conduttrice, Beatrice Sciarrillo, che ha coinvolto gli alunni delle due scuole in un percorso condiviso di parole, fantasia e creatività narrativa di cui i nostri ragazzi, tutti, hanno tanto bisogno" è il punto di vista di una delle insegnanti tutor, Donatella Scaletti della scuola di Santo Stefano Magra. Il mare, un monitor e tante penne.
Un’autostrada di conoscenze e intrecci che si apre, grazie a questo progetto. "In conclusione – sottolinea Perotti – sull’isola è ricondotto l’isolamento anche di chi vive in città, dato che dopo la pandemia ci sono sempre meno attività comunitarie e ciò che è uscito fuori da questo progetto ha permesso ai coinvolti di esprimersi e mettere in primo piano la socialità. Questo è solo il punto di partenza grazie a cui le isole non saranno soltanto una meta turistica, ma qualcosa da conoscere e di cui abbracciare la storia".