Quaratica-Vernazza. Legambiente non ci sta

Legambiente critica il progetto della 'strada bianca' a Riccò del Golfo, sottolineando le incongruenze e l'impatto negativo sull'ambiente e sui sentieri esistenti. La realizzazione potrebbe danneggiare la rete naturale e paesaggistica delle Cinque Terre.

Quaratica-Vernazza. Legambiente non ci sta

Quaratica-Vernazza. Legambiente non ci sta

Legambiente mette nel mirino la ’strada bianca’ destinata a collegare la Val di Vara alle Cinque Terre, tra il paese di Quaratica e Vernazza. Recentemente il Comune ha visto finanziata la progettazione esecutiva di un’opera la cui realizzazione dovrebbe comportare un investimento di 3,5 milioni di euro. "Abbiamo trovato parecchie incongruenze tra quanto riportato nella relazione tecnica e la realtà dei fatti. Si parla di “ripristino della viabilità esistente“, ma l’intero tracciato coincide attualmente con sentieri pedonali, per cui i previsti interventi “di messa in sicurezza mediante sistemazione di piccoli movimenti franosi localizzati, la regimazione delle acque superficiali, accompagnata dal taglio della vegetazione” dovranno avvenire per forza di cose a valle dell’intervento delle ruspe a spianare la strada, che in quanto tale sarà del tutto nuova proprio perché inesistente".

Secondo gli ambientalisti "il progetto va ad alterare irrimediabilmente la rete sentieristica esistente, interessando anche per un lungo tratto l’Alta Via delle 5 Terre, il percorso di crinale di eccezionale interesse paesaggistico e naturalistico. Ancora più impattante il risultato sul tratto interno alla Val di Vara (dalla Sella del Marvede a Quaratica; ndr) che interessa totalmente uno stretto sentiero a fondo naturale ancora vergine, ampliamento che come detto necessiterà di spianamento e scavo ad opera di mezzi meccanici. In un territorio caratterizzato da versanti molto ripidi tale operazione potrebbe invece avere l’esito di destabilizzare le montagne attraversate". Non solo: secondo Legambiente un tratto del tracciatp "interessa la Zona Speciale di Conservazione ’Portovenere-Riomaggiore-San Benedetto’, mentre per un tratto è all’interno del Parco Nazionale delle 5 Terre. Il progetto va a danneggiare la rete sentieristica, che abbisogna al contrario di continua e leggera manutenzione; il recupero dell’agricoltura purtroppo segna il passo anche nelle zone attualmente raggiunte da strade carreggiabili".