REDAZIONE LA SPEZIA

Quelle favole da incubo

Dieci casi di cronaca nera raccontati nello spettacolo di Bruzzone al Civico

Quelle favole da incubo

La criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone

Dieci casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. In ‘Favole da incubo’, presentato stasera, alle 21 al Teatro Civico. Uno spettacolo fatto di storie e di suggestioni, ma anche di puntuali e scientifiche valutazioni di comportamenti di manipolazione affettiva e di narcisismo che portano, a volte, troppo spesso, ad uccidere le donne in quanto tali. Questo è la rappresentazione di un viaggio nella manipolazione affettiva, che la nota criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone farà a teatro. Un’analisi lucida e necessaria degli stereotipi di genere che hanno provocato queste tragedie annunciate, per sconfiggerli una volta per tutte. Il titolo riprende quello di un importante libro, uscito nel 2020, scritto a quattro mani con Emanuela Valente, che raccoglieva storie di violenza e morte. Chi sono, come pensano e come agiscono gli uomini che uccidono le donne? Si tratta di uomini apparentemente molto diversi tra loro, con un fattore in comune: l’uccisione di una donna che considerano di loro proprietà. Valente e Bruzzone ripercorrono in quel testo dieci storie di femminicidio, tracciando per ciascuna il profilo psicologico dell’assassino ma anche un’analisi del contesto sociale e culturale in cui il delitto è maturato.

Mettendo in luce il ruolo cruciale giocato da stereotipi, pregiudizi e tabù che troppo spesso vengono ripresi anche dai mass media, in un modo inaccettabile di raccontare la violenza sulle donne. Ma intervenire in tempo per fermare l’escalation è possibile, e soprattutto è possibile innescare quel profondo cambiamento culturale che può mettere fine una volta per tutte alla violenza sulle donne. "’Favole da incubo’ intende aiutarci a prendere coscienza di quelle voci che parlano dentro di noi, che ci spingono ancora, nostro malgrado, a fare distinzioni di genere nella vita di ogni giorno – spiega Roberta Bruzzone – Perché la presa di coscienza è il primo, necessario passo per cominciare a scardinare questi schemi mentali e fare in modo che crimini tanto orribili non trovino più un terreno in cui mettere radici, crescere e riprodursi". Ulteriori informazioni sono disponibili contattando il numero 0187 727521 o inviando una mail a [email protected].

Marco Magi