Raccordo, odissea quotidiana. Con il traffico delle ore di punta serve anche un’ora al volante per fare da Sarzana a Spezia

Al flusso di veicoli che è sempre intenso si aggiungono in queste settimane i lavori in corso. E ci sono ripercussioni sul percorso ’alternativo’ che attraversa la zona già critica di Romito.

Raccordo, odissea quotidiana. Con il traffico delle ore di punta serve anche un’ora al volante  per fare da Sarzana a Spezia

Raccordo, odissea quotidiana. Con il traffico delle ore di punta serve anche un’ora al volante per fare da Sarzana a Spezia

La viabilità da anni non è certamente uno dei punti di forza della nostra Provincia. Le principali strade ad alta densità di traffico, percorse quotidianamente da decine di migliaia di mezzi, in alcune ore della giornata diventano ingorghi da bollino rosso in stile metropolitano. Dalla Cisa all’Aurelia, passando per la bretella di Santo Stefano Magra ma anche nelle arterie alternative che attraversano i paesi la pazienza e la sorte diventano ogni giorno compagne di viaggio. Se alla normalità si aggiungono poi i cantieri necessari per consentire la manutenzione, le interruzioni, le deviazioni e gli inconvenienti il tempo si dilata e anche la percorrenza di distanze tutto sommato brevi si trasforma in lunghi viaggi.

Coprire una ventina di chilometri da Sarzana a Spezia la mattina intorno alle 8 oppure nell’orario di punta dopo le 17 necessita almeno di un’ora di tempo a una velocità di crociera che se non altro evita di incappare nella spiacevole fotografia degli autovelox che soprattutto sulla Cisa monitorano severi il transito. In questi giorni di ulteriore disagio, provocato dalla frana sulle Lame nel territorio di Aulla oppure dai lavori sulla superstrada, la puntualità negli appuntamenti non è affatto garantita. L’intervento di manutenzione in corso sulla bretella La Spezia - Santo Stefano Magra all’altezza degli Stagnoni predisposto dalla società concessionaria della tratta Salt sta provocando, in alcuni momenti della giornata, code di almeno un paio di chilometri e disagi tutto sommato inferiori alle drastiche aspettative della vigilia. La disposizione dell’intervento per chi procede in direzione Val di Magra infatti offre due opportunità di deviazione agli svincoli verso Lerici e quello successivo per Melara. Quindi se sulla superstrada il problema risulta contenuto non è tanto per la "sparizione" improvvisa dei mezzi quanto piuttosto alla distribuzione su strade alternative che smista il traffico e fa condividere il caos. E in alcune fasce orarie del tardo pomeriggio la zona dei Prati, Fornola oppure il Guercio di Romito, il Senato di Lerici e Camisano di Ameglia registrano picchi di percorrenza decisamente elevati tenendo conto che si tratta di strade che attraversano centri abitati. Per non parlare poi della Variante a Sarzana che è diventata una coda quasi perenne oppure la Cisa a Santo Stefano Magra dove la stima di 30-40 mila auto al giorno effettuata qualche anno fa probabilmente dovrà essere rivista al rialzo.

Il cantiere sulla bretella La Spezia - Santo Stefano Magra ha comunque le ore contate come confermato dall’amministrato delegato Salt. "Un intervento necessario per garantire la sicurezza - ha spiegato l’ingegnere Daniele Buselli – che va a completare l’opera sulla tratta già iniziata in estate sull’altra corsia. Entro la prima settimana di dicembre il cantiere terminerà il lavoro ma tutto sommato dalle rilevazioni quotidiani non abbiamo registrato grandi disagi anche per la disponibilità di due uscite precedenti la galleria degli Stagnoni. I lavori fanno parte della manutenzione delle autostrade che sono state costruite da oltre 50 anni e necessitano di costanti interventi per garantirne l’adeguamento ai principi di sicurezza e favorire l’utenza". Massimo Merluzzi