
Il sostituto procuratore Alessandra Conforti indaga sulla delicata vicenda
Una vicenda delicatissima, un’accusa pesante e ancora tutta da dimostrare. Protagonista suo malgrado, una ragazza minorenne residente in un paese dello Spezzino, che sarebbe stata vittima di ’attenzioni’ particolari negli ultimi anni da parte di due uomini di circa settanta anni, oggi indagati per violenza sessuale. La vicenda ieri è approdata per la prima volta nel tribunale cittadino, per effetto dell’incidente probatorio chiesto dal sostituto procuratore Alessandra Conforti per verificare l’attendibilità della deposizione della persona offesa e la capacità della stessa di testimoniare in un eventuale processo. Il giudice per le indagini preliminari Tiziana Lottini ha affidato gli accertamenti alla psicologa forense Donatella Raspaolo, che si è presa sessanta giorni per il deposito della perizia. I fatti contestati dalla Procura sarebbero avvenuti alcuni anni fa, in due circostanze totalmente scollegate fra loro. L’adolescente sarebbe stata – il condizionale è d’obbligo – dapprima vittima di palpeggiamenti perpetrati da un conoscente della famiglia, e poi di attenzioni indesiderate che sarebbero state messe in atto da un commerciante spezzino.
Situazioni, queste appena descritte, che la stessa ragazzina avrebbe poi confidato a uno psicologo: nel corso di una seduta, la giovanissima avrebbe raccontato, a distanza di qualche anno, quanto le sarebbe accaduto, con la circostanza che è rapidamente arrivata al Palazzo di giustizia spezzino, innescando di fatto gli accertamenti di rito da parte della Procura, che ha dunque iscritto nel registro degli indagati i due uomini e avviato gli accertamenti del caso. Ieri mattina, in tribunale, i legali che assistono i due uomini indagati, Alessandro Silvestri e Roberto Di Novi, nel corso dell’udienza hanno nominato i propri consulenti di fiducia, che prenderanno parte agli incontri protetti che si svolgeranno nelle prossime settimane nel tribunale spezzino. La parte civile è invece assistita dall’avvocato Raffaella Nardone.
Matteo Marcello