LAURA PROVITINA
Cronaca

Il terrore dopo la rapina-lampo. «Legata al letto con le calze di nylon»

Parla l’anziana derubata di soldi e oro: «Ho paura a vivere qui»

Una volante della polizia (Foto di repertorio)

Una volante della polizia (Foto di repertorio)

La Spezia, 7 luglio 2018 - Ha ancora il terrore stampato sul viso. Quando parla le lacrimano gli occhi, soprattutto quando ricorda cosa è stata costretta a vivere in prima persona giovedì sera. Lei è una signora distinta, spezzina sui 70 anni d’età, che ieri, quando l’abbiamo incontrata, non ha voluto neanche presentarsi per paura di leggere il proprio nome sul giornale.

Ci ha accolto comunque all’interno della villetta di famiglia, all’Acquasanta, per raccontarci il triste fatto di cronaca che l’ha vista, suo malgrado, protagonista. Giovedì sera, dopo cena, era salita al secondo piano dell’abitazione, era entrata in camera per chiudere le persiane, quando alle spalle le apparso improvvisamente un giovane, esile e alto e con il volto coperto da una calzamaglia pesante.

«Stai buona, non ti faccio del male. Dammi i soldi» sono state le uniche parole pronunciate dal ladro in lingua italiana, o meglio «balordo» come lo ha definito la proprietaria di casa, che dopo la morte del suo compagno, avvenuta l’anno scorso, abita da sola in quella villetta sulle alture marolesi: «Non avevo soldi – ha spiegato ieri quando ci ha fatto entrare in casa, anche se in un primo momento non voleva confrontarsi con i giornalisti –, quindi gli ho proposto di prendere l’oro. Nel frattempo mi ha legato al letto con una calza di nylon che per fortuna è risultata facile da sciogliere. In tutto ha preso un centinaio d’euro ma anche tanto oro, tutti i miei ricordi».

La donna, cordiale e lucida sebbene ancora sotto choc, ha poi proseguito nel racconto: «Quel tizio voleva ancora soldi, è andato a cercarli nelle altre stanze. Sono riuscita a slegarmi e a chiudere la porta della camera da letto. Ho iniziato a urlare talmente forte che i vicini si sono allarmati e sono usciti, immaginando che fosse successo qualcosa di brutto. Sono stati loro a chiamare la polizia. Anche un ragazzo che stava transitando sotto strada a bordo della sua auto, si è fermato ed è corso in mio aiuto. Il ladro intanto è scappato. La mia vicina l’ha visto mentre saltava la rete di protezione che costeggia il mio oliveto».

La settantenne ieri mattina si è recata in Questura per la denuncia. L’altra sera a darle supporto è stato il personale della polizia di Stato. Ai poliziotti spezzini competono infatti le indagini per tentare di identificare il fuggitivo. Indagini che, almeno fino a ieri sera, non hanno dato alcun esito. «Penso che si tratti di un balordo – ha concluso la donna – perché ha cercato solo soldi e non mi ha chiesto nient’altro. Sono stata io a offrirgli l’oro, per paura che mi facesse del mare. È da un anno che il mio compagno non c’è più, se fosse ancora in vita non sarebbe successo nulla. Ho le inferriate a tutte le finestre, quel giovane è sicuramente entrato dalla porta d’ingresso. Se riuscissi a vendere questa casa, non esiterei a trasferirmi in città. Qui sono troppo isolata».