La Spezia, 27 dicembre 2022 – Preso a calci, minacciato con un coltello durante una rapina violenta in centro città, fruttata una somma importante e una... denuncia – per furto aggravato, simulazione di reato e procurato allarme – da parte della polizia che scopre l'inghippo due fratelli. Si erano messi d'accordo per simulare tutto.
Nelle prime ore della mattina di Santo Stefano, la centrale operativa della questura spezzina ha ricevuto una richiesta di soccorso per una rapina avvenuta poco prima ai danni del dipendente di una sala scommesse del centro storico.
Gli equipaggi della squadra volante e gli operatori della squadra mobile, coordinati dai rispettivi dirigenti, sono arrivati rapidamente sul posto e hanno raccolto le dichiarazioni dell’apparente vittima, che ha riferito che, al momento dell’apertura, era stato aggredito da un soggetto travisato con mascherina e cappuccio: quest’ultimo, dopo averlo minacciato con un coltello e averlo colpito violentemente con dei calci, si era fatto aprire la cassaforte collocata in una stanza dell’esercizio commerciale, asportando alcune migliaia di euro, per poi darsi alla fuga.
Sul posto, mentre venivano svolti accurati accertamenti da parte della polizia scientifica, gli operatori hanno acquisito ulteriori dettagli dalla vittima e visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza, dalle quali effettivamente si notava la violenta dinamica narrata dalla presunta vittima.
Immediatamente venivano scaricate le immagini più nitide, che ritraevano il presunto rapinatore e venivano divulgate a tutti gli operatori in servizio, che immediatamente iniziavano una vera e propria caccia all’uomo; nel frattempo la vittima della presunta rapina si è recato al pronto soccorso dove gli venivano riscontrate lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.
Poche ore dopo, in una via del centro, gli operatori della squadra mobile impegnati nelle frenetiche ricerche – mirate anche ad evitare che si verificassero ulteriori fatti violenti nella giornata festiva – hanno notato un soggetto perfettamente corrispondente al ricercato: è iniziato dunque un discreto pedinamento finalizzato a monitorarlo e a fermarlo in sicurezza nel momento più opportuno.
Poco dopo tuttavia il soggetto è stato sorprendentemente notato mentre entrava nel palazzo dove risiedeva il dipendente della sala scommesse: grazie al lavoro coordinato tra gli operatori della squadra mobile impegnati nei servizi esterni e quelli impegnati all’interno della questura nell’analisi delle telecamere di videosorveglianza e nella consultazione delle banche dati, si è giunto rapidamente ad accertare che in realtà i due soggetti – rapinato e rapinatore – erano in realtà fratelli.
Dall’analisi delle telecamere cittadine sono stati particolare notati i due mentre – poco prima dell’apertura della sala scommesse – confabulavano nei pressi, evidentemente impegnati ad accordarsi sulle modalità della finta rapina.
Alle prime luci dell’alba è scattato il blitz della squadra mobile nell’abitazione dei due fratelli, nel corso del quale sono stati rinvenuti elementi inequivocabili tra cui i capi di abbigliamento utilizzati dal finto rapinatore; i due autori dell’accordo criminoso, dopo aver ammesso le proprie responsabilità, sono stati inoltre trovati in possesso di tutto il denaro sottratto, che verrà prontamente riconsegnato al titolare della sala scommesse, ovviamente sorpreso per quanto avvenuto.