Ravano, ancora guerra sui lavori. Il Tar riammette un’altra cordata

Il Tar interviene sulla controversa gara d'appalto da 90 milioni per il Terminal Ravano a La Spezia, ammettendo nuovamente un gruppo di imprese escluse.

Ravano, ancora guerra sui lavori. Il Tar riammette un’altra cordata

La marina del Canaletto

Volano ancora le carte bollate sulla maxi gara d’appalto da oltre 90 milioni di euro (ancora in corso) per la realizzazione de nuovo Terminal Ravano di Lsct. È ancora il Tar a intervenire sulle procedure avviate dalla società del gruppo Contship per l’affidamento dei lavori: a distanza di un mese dal primo ricorso, con cui un raggruppamento di imprese aveva ottenuto dal tribunale amministrativo l’ammissione con riserva alla gara, questa volta è un’altro gruppo di aziende a chiedere e ottenere la riammissione temporanea alle procedure dopo l’esclusione disposta da Lsct. Si tratta dell’associazione temporanea di imprese guidata da Trevi, nella quale figura anche Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, società controllata dal colosso della cantieristica navale, specializzata nella progettazione e costruzione di opere quali infrastrutture portuali, opere di difesa costiera e dragaggio. Le altre aziende presenti nel raggruppamento sono la Cgx Costruzioni generali Xodo, Vippell e Zeta. Il raggruppamento ha bussato al Tar impugnando e chidendo l’annullamento del provvedimento con cui il 15 ottobre scorso il responsabile unico del procedimento di Lsct aveva escluso l’ati capitanata dalla Trevi dalla procedura aperta per l’appalto dei lavori, nonchè del verbale di gara numero 2 vergato dell’11 ottobre.

"La procedura di gara è in pieno svolgimento, talché è bene che nelle more della camera di consiglio non avvenga che la procedura abbia a concludersi senza che sia stata esaminata l’offerta dell’ati Trevi, il che potrebbe provocare effetti invalidanti dell’intera procedura con

danno per la stessa stazione appaltante e per l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera" ha scritto l’associazione temporanea di imprese. Il Tar, con un decreto, ha accolto la domanda di adozione di misure cautelari provvisorie chiesto dalle aziende, disponendo l’ammissione con riserva dell’ati ricorrente alla gara e fissando l’udienza per la trattazione collegiale all’8 novembre, ritenendo che "sia nell’interesse della stessa stazione appaltante l’ammissione con riserva dell’ati ricorrente alla gara, sia con riferimento al principio di massima partecipazione alle gare, sia onde evitare che, qualora l’esclusione venga giudicata illegittima, la procedura ne risulti a posteriori invalidata" si legge nel decreto cautelare del tribunale. Per aggiudicarsi il maxi appalto per la realizzazione del nuovo terminal Ravano sono state presentate solo tre offerte da parte di altrettanti raggruppamento d’imprese.

Matteo Marcello