Renziani, l’ira dopo lo strappo: "Politica fatta di veti e ripicche. L’unione è stata un’illusione"

Tiene banco l’esclusione di Italia Viva: una notte di trattative non è bastata a sanare la situazione. Il vicesindaco di Arcola: "Modi di fare miopi e autolesionisti". Da Orlando appello all’unità. .

Renziani, l’ira dopo lo strappo: "Politica fatta di veti e  ripicche. L’unione è stata  un’illusione"

Il vicesindaco di Arcola, il renziano Gianluca Tinfena

Quanto peserà questo strappo, si saprà la sera del 28 ottobre, quando i liguri avranno scelto a chi affidare il governo della Regione per i prossimi cinque anni. Di certo, per il modo in cui è avvenuta – a poche ore dalla fine dei termini per la presentazione delle liste – così come per le dichiarazioni dei protagonisti, la sensazione è che sulla marcia indietro di Italia Viva dopo i veti del M5s, se ne parlerà ancora a lungo. Non è bastata una notte e neppure le prime ore di ieri mattina per sanare la frattura tra le parti. Così, poco dopo le 11, i militanti che si dovevano occupare della consegna delle liste in tribunale –compito che nello Spezzino era stato affidato alla sindaca di Calice al Cornoviglio, Federica Pecunia – sono stati ’stoppati’ proprio quando la strada che li separava dal Palazzo di giustizia era ormai poca. Dopo dopo le 12, a termini chiusi, le prime dichiarazioni non si sono fatte attendere. Come quella del vicesindaco di Arcola, il renziano Gianluca Tinfena, che avrebbe dovuto candidarsi nella compagine che, oltre a Italia Viva, avrebbe visto anche la presenza di +Europa e Psi. Tinfena parla di "dinamiche nazionali incomprensibili alla gente comune, legate a veti incrociati tra partiti che nulla hanno a che fare con i reali bisogni dei cittadini", e sottolinea di "aver creduto in un centrosinistra finalmente unito per dare concretamente un volto nuovo al governo della Liguria. Mi sbagliavo. La politica dei veti e delle ripicche ha prevalso su quella dei voti e del consenso, una politica miope, stantia e autolesionista, che guarda unicamente al colore sbiadito della propria maglia". Caustiche anche le dichiarazioni della segreteria regionale di +Europa. "Un’operazione di killeraggio politico che +Europa proprio non meritava per la sua lealtà e correttezza" ha detto Mauro Gradi, coordinatore regionale. Ciononostante, il gruppo spezzino di Europa in una nota ieri sera ha confermato il proprio sostegno a Orlando, con il candidato presidente che sulla vicenda ha sottolineato che "purtroppo vicende che non hanno nulla a vedere con la Liguria hanno gravato e inciso negativamente sul nostro percorso. Dovremmo comunque costruire un’unità di tutte le forze presenti nella società e che vogliono un cambiamento".

Matteo Marcello