Trentacinque anni di navigazioni a vela attorno al globo, una partenza e un ritorno nel Golfo della Spezia, dopo una peregrinazione mossa dallo spirito della ricerca e dalla voglia di autenticità, conoscenza e condivisione con le popolazioni che abitano luoghi incontaminati del pianeta, per restituire il loro vissuto attraverso libri e reportage filmati di grande suggestione.
Così hanno fatto Carlo Auriemma ed Elisabetta Eordegh, detta Lizzi; lui fisico nucleare, originario di Milano; lei, giornalista, originaria di Genova. Superata la soglia dei sessant’anni continuano a solcare gli oceani, ma hanno scelto Le Grazie come base della loro nuova barca per le navigazioni mediterranee. Si tratta di un ritorno dopo la seconda partenza, risalente al 1993. Trent’ anni dopo - il 16 agosto, alle 21, ai giardini pubblici delle Grazie - il Cantiere della Memoria e al Pro Loco vogliono rievocare quell’evento che vide il Comune di Porto Venere attento valorizzatore dell’impresa e dei contenuti strategici che la ispirava: traguardare l’obiettivo delle navigazioni ad impatto zero con un’imbarcazione il cui nome era ed è un programma: Barca Pulita. Con essa Elisabetta e Carlo hanno percorso 60000 miglia e realizzato circa 70 reportage.
Nel corso degli ultimi 20 anni Lizzi e Carlo hanno battuto le isole del Sud Pacifico, toccando luoghi dai nomi leggendari, dove raramente altri europei si sono fermati: Isole Phoenix, Fenning Island, Kiribati, Funahafuti, Fulanga,Tana, Heremit Island... In parallelo ai reportage andati in onda su Geo & Geo, le pubblicazioni: “Sotto un grande cielo”, “Mar d’Africa”, “Per non morire di fame e Partire”, “In barca a vela intorno al mondo”-
Una parziale ricostruzione del loro girovagare è stata rappresentata in una mostra fotografica allestita, grazie ad Obiettivo Spezia, nel piccolo museo del mare nel cuore del porto antico delle Grazie. Solo un assaggio di una conoscenza che il Cantiere della Memoria, con l’associazione La Nave di Carta, vuole approfondire promuovendo una serie di incontri con Carlo e Lizzi. Il primo alle Grazie intende anche caratterizzare la Festa dell’emigrante annualmente promossa dalla Pro Loco per favorire il consolidamento delle radici di chi, partito dalle Grazie per lavoro, ha sempre avuto il paese nel cuore. Carlo e Lizzi pur non essendo nativi del paese, lo amano al punto di eleggerlo a trampolino di lancio delle loro nuove avventure mediterranee, parallele a quelle oceaniche, con Barca Pulita.