MATTEO MARCELLO
Cronaca

Resti umani e ovuli di cocaina. Sei anni al trafficante dominicano

Era riuscito a sfuggire alla cattura, scappando dapprima in Spagna e poi nel suo Paese d’origine, ma è stato arrestato...

Era riuscito a sfuggire alla cattura, scappando dapprima in Spagna e poi nel suo Paese d’origine, ma è stato arrestato ed estradato in Italia per essere processato. L’altro ieri, per Mota Paulino Raulin Manuel, soprannominato il “Flaco” – uno dei componenti della gang sudamericana che aveva organizzato il trasferimento di una partita di cocaina, ingerita da un anziano poi morto in un bed&breakfast della Spezia e abbandonato nel bosco del Parodi dopo aver recuperato la sostanza stupefacente – è arrivata la sentenza del tribunale spezzino. L’uomo, originario della Repubblica Dominicana, è stato condannato a sei anni col rito abbreviato dal giudice Luisa Carta.

L’arresto di Mota Paulino era avvenuto il 14 gennaio dello scorso anno, al termine di una lunga ricerca nell’ambito delle indagini aperte a seguito del ritrovamento, il 17 febbraio 2022 nei boschi del Parodi, dei resti di un uomo e di alcuni ovuli di cocaina. Le indagini di polizia e carabinieri si erano subito indirizzate verso il mondo del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

La prima svolta il 10 febbraio del 2023, con l’arresto di quattro dei cinque componenti del gruppo sudamericano. Il quinto, Mota Paulino, era infatti riuscito a sottrarsi all’arresto, lasciando l’Italia. L’uomo in un primo momento si era recato in Spagna, poi per la paura di essere arrestato, ha preso un aereo ed è tornato nel suo Paese d’origine, dove però è stato arrestato all’inizio dello scorso anno dalla policìa nacional di Santo Domingo a seguito del mandato di cattura internazionale.

A poco più di un anno di distanza, la giustizia ha fatto il suo corso, con il gip Luisa Carta che ha condannato il dominicano a sei anni: all’uomo, difeso dagli avvocati Fabrizio Ricciardi e Daniela Serughetti, sono stati contestati il traffico di droga e il reato di morte in conseguenza di altro reato, mentre sono cadute le accuse di soppressione e occultamento di cadavere.

Matteo Marcello