Restyling non solo architettonico: "Regaliamo una nuova emozione"

Si lavora alla futura programmazione, tra mostre temporanee ed eventi

Restyling non solo architettonico: "Regaliamo una nuova emozione"

Si lavora alla futura programmazione, tra mostre temporanee ed eventi

"Regaliamo alla città una nuova emozione", anche su questo sono perfettamente d’accordo, parlando del Camec, il sindaco Pierluigi Peracchini e il presidente della Fondazione Carispezia, Andrea Corradino. Perfino i lunghi corridoi del piano terra e del primo piano sono stati coinvolti nel progetto di restyling: da semplici luoghi di passaggio diventano spazi espositivi, attraverso la costituzione di due quadrerie. Nel piano terra sono presenti circa 60 opere di piccolo e medio formato, che creano una sorta di parete ‘atlante’; nel primo piano si mostrano invece solo alcune opere, tutte di grande formato, con foto e pitture recenti. Le sale del museo presentano un percorso che non segue nettamente le consuete categorie storico-artistiche. In alcune sezioni si mostrano serie e sequenze di lavori, mentre in altre si procede per confronti e opposizioni, come nella sala dedicata all’Astrattismo, dove forme ‘industriali’ e geometriche sono avvicinate a forme organiche e a gestualità espressiva. Da un lato la collezione permette di far interagire vari media artistici, dall’altro le opere si raccolgono intorno a nuclei tematici.

Oltre a questo, sono presenti delle ‘nicchie’, come quella dedicata alla collezione Battolini, altro principale fondo del museo. L’interpiano del Camec, inoltre, ripropone fedelmente una piccola porzione di casa Cozzani. Grande importanza è data poi alla storia artistica della città della Spezia, con nicchie dedicate ad esempio alla vicenda della galleria ‘Il Gabbiano’ e alla storia collezionistica di Giorgio Cozzani e Ilda Goretti. La loro donazione di oltre mille opere ha reso il Camec uno dei musei d’arte moderna e contemporanea più interessanti d’Italia. L’omaggio alla città culmina nella sala dedicata al Premio del Golfo, con una significativa selezione di lavori dei maggiori artisti italiani premiati dal 1949 in poi. La storia del Premio è presentata in un unico ambiente che coi suoi colori, rievoca la famosa palazzata di Porto Venere. Infine, accanto al nuovo display della Collezione permanente, il Camec sta lavorando alla futura programmazione, da aprile 2025, tra mostre temporanee ed eventi.

Marco Magi